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Per la legge quadro terzo tentativo

 

Riforme attese

Testata:
Il Sole 24Ore Progetti e Concorsi
 
Data:
26-11-2008
 
Autore:
Valeria Uva
 
 
Si ricomincia a sperare per la legge quadro sull'architettura. Il terzo tentativo - firmato dall'attuale ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi - è stato approvato il 20 novembre dal Consiglio dei ministri. Il testo non ha subito sostanziali modifiche rispetto alla prima versione presentata al Consiglio dei ministri di luglio. E stato solo precisato che le indicazioni contenute nel piano triennale per la qualità architettonica, fatto dallo stesso ministero, varranno solo per le amministrazioni statali. Il Ddl è sostanzialmente un provvedimento- manifesto che invita a ricorrere il più possibile ai concorsi di progettazione. In particolare, devono seguire questa strada i Beni culturali e Palazzo Chigi quando investono su un'opera di rilevante interesse architettonico. Sempre queste due amministrazioni dovranno prevedere nei loro concorsi «premi speciali» riservati ai giovani. Ma il punto debole del provvedimento è finanziario: non sono previsti risorse o incentivi aggiuntivi per i concorsi. Soddisfatto il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, Raffaele Sirica: «La legge sulla qualità architettonica - ha commentato Sirica - rappresenta, ormai, uno strumento irrinunciabile per allineare il Paese agli standard qualitativi europei». Il Ddl Bondi è il terzo tentativo - dopo quelli della Melandri e di Urbani - di varare una legge ad hoc per l'architettura. I due precedenti non hanno mai concluso l'iter parlamentare. E anche questo dovrà farsi spazio nell'agenda sempre molto affollata di Camera e Senato.
 
 
 
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