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Ferruccio Favaron

 
Presidente Consulta regionale lombarda
 

 

I contenuti del pacchetto casa e i riflessi sulla pianificazione urbanistica e sul paesaggio

 
Pubblicato sul:
Focus n° 04/04
 
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I contenuti del pacchetto casa e i riflessi sulla pianificazione urbanistica e sul paesaggio

Le prime anticipazioni sul Piano Casa, che il Governo d'intesa con le Regioni si appresta a varare, lasciano un po' perplessi sul rapporto fra la sua attuazione e l'imprescindibile attenzione verso un territorio contraddistinto da specifiche caratteristiche ambientali e paesaggistiche.
Anche se l'emergenza a seguito del terremoto che ha devastato l'Abruzzo ha imposto una pausa di riflessione nella corsa all'approvazione del provvedimento - prevedendo norme antisismiche più rigide e favorendo incentivi per il consolidamento degli edifici esistenti - permane fortissima la sensazione che si corra il rischio di attenuare il rigore della tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, valori assoluti che rappresentano le testimonianze della comunità insediata, così come sono giunte sino a noi attraverso la stratificazione dei processi evolutivi, che l'articolo 9 della Costituzione dichiara prevalenti su ogni altro interesse.
Il ministro dei Beni e delle Attività Culturali Sandro Bondi e quello dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo hanno garantito che il provvedimento non riguarderà i centri di antica formazione e che le soprintendenze esprimeranno pareri inderogabili per le aree vincolate.
Come si rapporteranno questi pareri con l'autocertificazione di conformità che i professionisti sono chiamati a sottoscrivere nell'ambito del processo di semplificazione che si vuole introdurre? In una realtà dove da anni si discute, senza il raggiungimento di alcun concreto risultato, sulle competenze delle varie figure che partecipano al processo di formazione del progetto architettonico, siamo sicuri che sia arrivato a maturazione l'istituto della autocertificazione? Sarà una riedizione delle Dichiarazioni di Inizio Attività (DIA), che abbiamo visto essere servite a ben poco, o un'occasione veramente in grado di promuovere la sensibilità e capacità dei singoli progettisti con una reale semplificazione delle procedure che, previo rispetto di regole, poche ma certe, non produca altri danni a un paesaggio già sufficientemente devastato? I committenti sono pronti a coniugare il loro interesse con quello pubblico o sarà l'ennesimo trionfo dei furbetti, premessa di altri nefasti condoni?
Tra il 1999 ed il 2004, in Lombardia le aree urbanizzate sono cresciute di 24.742 ettari, con il risultato di avere un grandissimo numero di case ed allo stesso tempo troppe persone, soprattutto giovani, che non dispongono di un'abitazione. Mancano gli alloggi da dare in affitto a chi non può permettersi la proprietà della casa.
Il Piano Casa deve essere un'opportunità per riconsiderare l'urbanizzazione del territorio avendo ben presenti gli effettivi bisogni di tutti i suoi abitanti e le esigenze della salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio.
 
 
Area Riservata
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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