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  Maurizio Lupi  

Maurizio Lupi

 

Note biografiche

Maurizio Lupi è vicepresidente della Camera.
Nato a Milano il 3 ottobre 1959 dopo il conseguimento della laurea in Scienze politiche presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, approda al mondo del lavoro prima come assistente personale dell'Amministratore delegato del settimanale Il Sabato, in seguito come capo ufficio stampa e responsabile P. R. di Fiera Milano, per poi essere nominato Amministratore delegato di Fiera Milano Congressi nel 1994.

L'avventura politica ha inizio nel 1993 nel Consiglio comunale di Milano, di cui dal 1993 al 1996 riveste il ruolo di Vicepresidente, e dal 1996 al 1997 quello di Presidente della Commissione Urbanistica. A partire dal 1997 riveste il ruolo di Assessore comunale allo Sviluppo del Territorio Edilizia privata e Arredo urbano sotto la giunta Albertini.

Il 13 maggio 2001 è eletto alla Camera dei Deputati nel collegio 15 (Merate) rivestendo il ruolo di Capogruppo di Forza Italia nella VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici); in seguito assume il ruolo di Responsabile nazionale Dipartimento Lavori pubblici e Territorio Forza Italia (poi Organizzazione Territoriale del Partito), incarico che ha mantenuto, in qualità di membro, anche in seguito alle elezioni del 10 aprile 2006, dopo essere stato eletto nella Circoscrizione Lombardia 1 come parlamentare all'opposizione.

In seguito alla caduta del Governo Prodi, alle elezioni dell'aprile 2008 è stato rieletto, sempre in Lombardia 1, ottenendo l'incarico di Vice Presidente della Camera dei Deputati della sedicesima legislatura.
 

 

Costruire nuovi modelli di gestione del territorio

 
Pubblicato sul:
Focus n° 07-08 luglio-agosto 2010
 
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Costruire nuovi modelli di gestione del territorio

La recente sentenza del TAR Lazio sul Prg di Roma ha riproposto il tema della riforma del governo del
territorio per definire i principi statali in ordine al regime della proprietà, con riferimento alla perequazione e compensazione oggetto di disciplina da più di dieci anni da parte delle Regioni in assenza di criteri unitari di riferimento. Altre tematiche da affrontare sono una nuova fiscalità urbanistica, il rapporto pubblico privato e le connessioni tra ambiente ed urbanistica.
Mi auguro quindi che la mia proposta di legge possa avere un'accelerazione per arrivare ad un testo unificato.
Nel frattempo è necessario, però, eliminare gli ostacoli per gli operatori, costretti a fare i conti con tempi sempre più incerti ed una eccessiva burocratizzazione dei processi decisionali.
Proprio per sopperire a questa impasse ho presentato alla Camera un disegno di legge volto ad introdurre snellimenti procedurali in urbanistica ed edilizia e che ha già avuto un importante riconoscimento con il recepimento di alcune disposizioni nella manovra finanziaria del Governo.

Sono introdotte semplificazioni per sportello unico dell'attività edilizia, tolleranza per lievi difformità e approvazione dei piani attuativi, previsione del ruolo di commissario ad acta per il responsabile del procedimento verso gli enti inadempienti, approvazione dei piani urbanistici attuativi da parte della Giunta comunale. Viene infine data copertura statale agli istituti della perequazione e della compensazione, prevedendo che il piano urbanistico possa essere attuato anche attraverso questi sistemi, lasciando alle Regioni il compito di stabilire i criteri e le modalità di attuazione e facendo salve così anche le discipline regionali già emanate.

 
 

 

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