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Tullio Stravisi

 
 

Nasce a Trieste il 4 aprile 1922, la sua grande passione per il mare lo spinge presto verso la scelta dell'Istituto Nautico e dell'Accademia Navale che frequenta nella città di Livorno, divenendo in seguito ufficiale della Marina Militare nella Seconda Guerra Mondiale e nella Guerra di Liberazione. Si laurea in Scienze Nautiche presso l'Istituto Universitario Navale di Napoli e, a partire dal 1948, insegna navigazione e astronomia all'Istituto Tecnico Nautico di Trieste. Dopo una prima esperienza in pittura, trova nella fotografia il mezzo espressivo più congeniale alla sua personale ricerca e  inizia a dedicarvisi  in modo continuativo. Dal 1954 numerosissimi i concorsi in Italia e all'estero, le mostre a cui ha partecipato e le riviste che hanno pubblicato sue fotografie. Nel 1957 ha esordito con la sua prima mostra personale Profili di bimbi. Negli anni '60 Stravisi inizia una ricerca sulla 'materia' del territorio che lo porterà a fotografare le pietre e i sassi che tanto caratterizzano il suolo triestino e in collaborazione con il  Museo Civico Revoltella e il  Centro Universitario Studi Artistici darà vita a 48 grandi pannelli fotografici di grande suggestione che saranno esposti  nella  mostra Il Carso di Trieste, inaugurata a Trieste a Palazzo Costanzi nel 1967. A partire dal 1972 diventa presidente del Circolo Fotografico Triestino, dove in quegli anni sarà vivo il dibattito sul rapporto dualistico tra arte e fotografia, che Tullio Stravisi porterà avanti anche negli anni a venire. Presso quel circolo tiene diversi corsi di fotografia divenendo valido maestro di tanti fotografi triestini che da lui appresero le tecniche fotografiche e la raffinatezza espressiva. Diverse sono le mostre da lui curate nella città di Trieste, come la Piccola Antologia di ritratti del 1974, presso la Galleria Comunale di Fogliano (Gorizia), Preistoria del Caput Adriae al Museo di Storia e Arte (Castello di San Giusto) del 1977 e la Nuova Antologia di ritratti del 1978, alla Galleria Comunale di Trieste, che si apriva per la prima volta alla fotografia. Nel 1977 ha presentato il ciclo Strutture Carsiche alla Galleria Cartesius (Trieste), da lui ideato e realizzato nelle Cave di Aurisina. Una parte della produzione di Stravisi è stata acquistata dalla galleria Keith De Lellis di New York che nel 2000 realizzerà la mostra collettiva Spiagge nella sua sede di New York inserendo  tre foto appartenenti al fotografo. In seguito alla morte del fotografo, avvenuta a Trieste il 31 Agosto del 2003,  l'archivio è stato concesso in comodato dalla moglie Nelda al CRAF (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia) di Spilimbergo, che ha provveduto a digitalizzare e a catalogare  tutto il materiale dell'autore, costituito da oltre 4000 fotografie su supporto cartaceo ed altrettanti negativi.

 

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