Bari, 1 dicembre 2011. "Il nuovo Governo, realizzando
un'inversione di tendenza rispetto alle politiche degli ultimi anni, torni ad
investire nella valorizzazione del nostro patrimonio ambientale, storico ed
architettonico troppo spesso colpito da drastiche riduzioni di fondi per la sua
salvaguardia, la sua tutela ed il suo arricchimento . La
questione urbana, infatti, è e sarà il principale problema dei governi di
questi e dei prossimi anni. Serve immaginare, guardando più al futuro che al
presente, iniziative volte a fermare il consumo del territorio, così come
quello indiscriminato di energia ed acqua. In Italia come nel mondo, infatti,
la città e l'habitat sono a rischio "default" proprio a causa dell'esaurimento
delle risorse energetiche e delle pessime condizione del patrimonio edilizio,
in particolare quello costruito, nel nostro Paese, nel secondo dopoguerra".
Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale
degli Architetti, Pianificatori e Conservatori a Bari a margine del Convegno
internazionale "la Bellezza
ci salverà" organizzato da Legambiente e dal Comune.
"Il territorio italiano, le nostre città debbono - per
Freyrie - essere trasformate in una miniera di cultura, formazione e bellezza,
in una inesauribile fonte di energie anche tecniche e turistiche poiché possano
essere volano dello sviluppo economico. Il tema della rigenerazione urbana
sostenibile - che è prioritario per gli architetti italiani rappresenta un
progetto necessario al futuro delle nostre città e dell'ambiente,
indispensabile per la sicurezza dei cittadini e che può rappresentare una vera
e propria opportunità per uscire dalla crisi, realizzando un' alleanza con le
altre professioni, con i costruttori, con le organizzazioni sindacali, con
l'industria delle costruzioni e con le associazioni ambientaliste".
"Per far fronte alla crisi edilizia, ambientale e sociale
delle città - dice ancora Freyrie - occorre attuare, attraverso una
architettura responsabile, interventi rigenerativi; realizzare la riforma della
normativa sul governo del territorio e del regime dei suoli, introducendo
strumenti fiscali che permettano all'iniziativa pubblica e privata di procedere
sulla via della messa in sicurezza e del miglioramento dell'habitat."
Gli architetti italiani - conclude Freyrie - consapevoli
di essere una grande risorsa intellettuale, sociale ed economica per il Paese,
sono pronti a mettere a disposizione della comunità idee, saperi e
progettualità per sostenere e valorizzare - con l'utilizzo di strumenti che
siano caratterizzati da una forte innovazione -
il territorio del nostro Paese
che rappresenta anche una grande opportunità di sviluppo economico".