Non si è fatta attendere la risposta degli
Architetti e dei Geologi. Lo stesso giorno della nostra notizia in cui
denunciavamo il silenzio dei Consigli Nazionali sull'operato del Governo,
il Consiglio Nazionale degli Architetti, in un comunicato stampa, ha ribadito
un concetto già precedentemente esposto: al di là delle soglie, lo strumento
migliore per l'affidamento dei servizi di architettura e ingegneria è il
concorso di progettazione che consente una selezione basata su parametri
qualitativi e non quantitativi quali possono essere il fatturato, il ribasso
dell'onorario o il numero di dipendenti del professionista concorrente.
Nel Comunicato stampa, il CNAPPC ha, innanzitutto, costatato come le ripetute e
recenti modifiche al Codice dei Contratti (D.Lgs. n. 163/2006) ed al Regolamento
(D.P.R. n. 207/2010), introdotte prima con il D.L. n. 70/2011 (Decreto
Sviluppo) e poi con il D.L. n. 201/2011 (Decreto Monti o Salva Italia), hanno
continuato a frammentare il quadro normativo dei lavori pubblici e generato
confusione ed incertezza nei suoi operatori.
Il vicepresidente del Consiglio Nazionale degli architetti e responsabile del
Dipartimento Lavori Pubblici, Rino La Mendola ha sottolineato come "Nel
giro di pochi mesi abbiamo assistito a ripetute modifiche di norme che
riguardano gli appalti e l'affidamento dei servizi di architettura e di
ingegneria. Il Decreto sviluppo, ad esempio, appena qualche mese fa, aveva
introdotto una norma che, nelle gare di appalti, forniture e servizi, sottraeva
il costo del lavoro al ribasso, al fine di tutelare i minimi salariali del
personale (comma 3 bis dell'art.81 del codice)".
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