La ricerca artistica contemporanea ha portato alla creazione
di opere la cui ragione d'essere è il luogo per cui sono progettate. Sono,
cioè, site-specific. Le grandi
impacchettature di Christo sono appunto esempi famosi site-specific: il loro valore sta in ciò che l'artista ha scelto di
chiudere in un involucro, non nell'involucro. Di fatto il legame tra l'opera d'arte
e il luogo prescelto è molto più antico e si dimostra indissolubile. (...) Il
problema si presenta in modo delicatissimo con il memoriale italiano ad Auschwitz.
(...) Recentemente è sorta l'idea di rimuovere l'installazione. È una proposta
che lascia assai perplessi. Poiché dovrebbe essere evidente che, in questo
caso, rimozione equivarrebbe a distruzione.