Il progetto MINI&Triennale CreativeSet presenta un
omaggio al gruppo storico De Pas, D'Urbino e Lomazzi attraverso una selezione
di pezzi iconici che ne evidenzia l'importante apporto nella storia del design
italiano sia dal punto di vista della ricerca e della sperimentazione, che dal
punto di vista professionale.
La mostra su De Pas, D'Urbino e Lomazzi propone una lettura
critica della loro attività riaffermandone il ruolo cardine nella storia del
design italiano.
Jonathan De Pas (1932-1991), Donato D'Urbino (1935) e Paolo
Lomazzi (1936) fondano il loro Studio nel 1966, anno della partecipazione al
concorso per arredi indetto dalla Selettiva del mobile di Cantù. In questa
occasione, raccogliendo idealmente l'eredità culturale del movimento moderno,
contestano le idee alla base del concorso stesso e introducono tematiche che
diventeranno costanti della loro poetica, come la rivendicazione di un "rapporto
attivo" che si deve instaurare tra uomini, oggetti e spazi, la volontà di
reinterpretare le tipologie edilizie, l'attenzione ai costi e all'accessibilità.
Negli anni sessanta, De Pas, D'Urbino e Lomazzi si
contraddistinguono per un approccio progettuale anticonvenzionale e un design
dal sapore ludico e ironico, dal forte valore espressivo, che risente delle
coeve tendenze pop.
Fra i loro progetti più famosi la poltrona gonfiabile Blow
del 1967, le strutture pneumatiche, abitative ed espositive, degli stessi anni,
la poltrona Joe del 1970 (un guantone da baseball in onore del giocatore Joe Di
Maggio) e l'appendiabiti Sciangai del 1973, trasposizione ingrandita delle
bacchette dell'omonimo gioco.
Nel 1968 partecipano all'Expo mondiale di Osaka, con un
progetto di coperture a moduli compositi formati da semisfere gonfiabili, e,
nello stesso anno, in occasione della XIV Triennale di Milano, presentano un
tunnel, sempre gonfiabile, progettato come raccordo tra il Palazzo dell'Arte e
il Padiglione Italiano, collocato nel parco Sempione.
Lo Studio ha portato avanti negli anni importanti ricerche
sulle tecnologie industriali, ha collaborato con diversi imprenditori aperti
alla sperimentazione sui materiali e ha elaborato nuove idee legate al comfort
e alla multifunzionalità.
Dal 1966 a
oggi ha sviluppato oltre 2000 progetti che spaziano dal design industriale
all'arredamento, dagli allestimenti all'urbanistica e all'architettura.