Si chiama «Riuso» il marchio che
identifica il progetto di rigenerazione urbana sostenibile. Un programma di sviluppo
per l'Italia promosso a tre, dagli architetti del Cnappc, i costruttori edili
di Ance e Legambiente nazionali. «Per la prima volta si è messo sul tavolo del
governo un piano strategico, preciso, sul quale abbiamo chiesto all'esecutivo
di investire per fare ripartire il lavoro di professionisti e dell'industria
delle costruzioni», ha specificato il presidente del Consiglio nazionale degli
architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, Leopoldo Freyrie, a
Milano per la seconda tappa di presentazione dell'iniziativa, dopo quella di
due settimane fa a Roma, insieme a Paolo Buzzetti, presidente dell'Ance e
Edoardo Zanchini vice presidente nmazionale di Legambiente.
All'iniziativa
alla Fiera di Milano-Rho all'interno del Salone del Mobile, ha partecipato
anche Giorgio Squinzi, designato alla successione di Emma Marcegaglia alla
guida dell'associazione degli industriali di viale dell'Astronomia.
«Confindustria si impegnerà con Ance e le altre componenti della filiera delle
costruzioni per fare ripartire la crescita», ha dichiarato Squinzi, «abbiamo un
forte problema di sviluppo e di occupazione giovanile». Secondo Squinzi si deve
andare verso la rigenerazione urbana sostenibile e ottenere risparmi energetici
con la riqualificazione del patrimonio abitativo e urbano. «Il 30% dell'energia
si consuma all'interno delle nostre case», ha detto Squinzi, che nella
definizione della sua squadra ha tenuto per sè la delega alle infrastrutture.
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