Si riaccende la battaglia delle professioni. Gli architetti tornano
in campo contro il rilancio del Ddl Vicari in parlamento richiesto dai geometri
la settimana scorsa durante la «giornata nazionale della difese a delle
competenze professionali dei geometri», che ha visto anche alcuni componenti
della categoria scendere in piazza con sit-in al Senato e di fronte al
ministero della Giustizia (clicca qui).
Ora sono gli architetti a
tornare sul tema destinato a riaccendere le polemiche, tra tecnici. «Ribadiamo
il nostro parere assolutamente contrario al Ddl 1865 attualmente in discussione
al Senato che, senza fondamento alcuno, estende indebitamente le competenze
progettuali dei geometri e dei periti, consentendo loro di occuparsi anche di
progettazione architettonica - ha detto Leopoldo Freyrie, Presidente del
Consiglio nazionale degli architetti nel corso di una audizione dinanzi alla
Commissione Lavori Pubblici del Senato. -. Nel momento in cui la crisi ci
spinge ad essere ancora più competitivi in termini di qualità dei servizi
offerti ai cittadini, favorendo, tra l'altro, la cooperazione tra i
professionisti, ci sembra del tutto anacronistico proporre norme che, contro le
indicazioni comunitarie, estendono le competenze di una categoria a danno di
un'altra».
Freyrie bolla come «anacronistici e del tutto inutili tutti i
tentativi di forzare la definizione di "modesta dimensione" di una
costruzione: negli ultimi 50 anni tutto ciò ha prodotto, da un lato, un enorme
spreco di giurisprudenza, dall'altro non pochi scempi edilizi. Altrettanto
evidente è poi la non "economicità legislativa" di un intervento come
quello proposto che entra nello specifico di materie propriamente tecniche».
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