Trovare un accordo sulla «modesta costruzione» per siglare la "pace" nel contrasto che persiste tra, da una parte, ingegneri e architetti e, dall'altra, i geometri. È questo il senso della replica del presidente dei geometri, Fausto Savoldi, alla proposta lanciata dal presidente degli architetti, Leopoldo Freyrie di istituire un tavolo tra le professioni tecniche presso la sede istituzionale del ministero della Giustizia.
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«Siamo sempre pronti a discutere questa questione - replica a stretto giro Savoldi -: siamo perfettamente d'accordo a trovare una soluzione. Ma il tavolo non può partire con la preclusione assoluta sulla progettazione. Si tratta di definire dei limiti». «Se si parte con l'assoluta preclusione per la progettazione, calcolo e le altre cose che ci concede la legge - ribadisce il presidente dei geometri - questo mette un po' in discussione la cosa. Ma siamo d'accordo: si tratta di identificare la "modestia" delle costruzioni».
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