La proposta della legge sul mercato e la concorrenza è lontana dalla realtà dei professionisti. Dura la replica del Cnappc, Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, alle dichiarazioni dell'Antitrust della scorsa settimana, che non considera completo il processo di liberalizzazione delle professioni e mira ad eliminare il decoro professionale e l'importanza dell'opera come riferimento per determinare il compenso del professionista.
Ricordiamo che la scorsa settimana l'Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha inviato al Governo una segnalazione in base alla quale, per evitare di compire passi indietro nel processo di liberalizzazione e riforma, bisognerebbe eliminare il decoro professionale e l'importanza dell'opera come riferimento per determinare il compenso del professionista. Analogamente, sostiene l'Antitrust, il numero chiuso per l'accesso ai corsi universitari non dovrebbe basarsi sul fabbisogno di professionalità nel sistema sociale e produttivo, perché si creerebbe uno sbarramento ingiustificato, non strettamente legato all'offerta formativa delle università.
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