Oscar Niemeyer, il visionario architetto che progettò
Brasilia e il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York, e' morto
ieri notte a Rio de Janeiro, sua città natale,. Il più famoso architetto
brasiliano, tra i più illustri e prolifici del XX secolo, sintetizzava
nel modernismo le suggestioni tropicali del Brasile. "Non e' l'angolo
retto che mi attrae ne' la linea diritta, dura, inflessibile creata
dall'uomo. Quello che mi affascina e' la curva libera e sensuale: la
curva che trovo sulle montagne del mio Paese, nel corso sinuoso dei
suoi fiumi, nelle onde dell'oceano, Il periodo più importante nella
carriera del grande architetto risale al 1956, quando Juscelino Kubitscheck
fu eletto presidente del Brasile e lo convocò per progettare la nuova
capitale, appunto Brasilia. Niemeyer disegnò gli edifici principali,
tra cui il Palacio da Alvorada,la residenza del presidente della Repubblica,
e poi la Camera dei Deputati, il Congresso Nazionale, la Cattedrale,
diversi ministeri e molte residenze, pensati per evocare "un futuro
più egualitario". La pianta di Brasilia fu affidata all'ex maestro
di Niemeyer, Lucio Costa. La città fu costruita e inaugurata in soli
quattro anni. Durante la dittatura militare, dal 1961 al 1985, Niemeyer
fu costretto ad andare in esilio a Parigi. Nel 1988 vinse il premio
Pritzker e poi tornò in Brasile. Non ha mai interrotto la sua attività.
A 89 anni disegnò il Museo di Arte Contemporanea di Niteroi, la città
che fronteggia Rio sulla baia di Guanabara, uno dei suoi lavori piu'
famosi. In Italia ha firmato la sede della Mondadori a Segrate e l'Auditorium
di Ravello. Nel 1996 ha ricevuto il Leone d'Oro della Biennale di Venezia.