La mostra,
visitabile dal 25 settembre al 9 ottobre allestita nella Sala del Colonnato del
Palazzo della Meridiana a Genova, nasce da un incontro impossibile, l'incontro
con Gio Ponti. L'uomo, l'architetto, che avremmo voluto intervistare, guardare
negli occhi, vedere al lavoro. Un incontro avvenuto grazie a Lisa, Letizia,
Giulio, Salvatore, Paolo, suoi figli e nipoti, ma anche attraverso i disegni,
le fotografie, gli album di famiglia, le lettere e le parole che Gio Ponti ha
disseminato in più di cinquant'anni di attività. Testimone del suo tempo,
consapevole del valore della sua opera. L'occasione di questo incontro è stato
il progetto di riedizione di arredi di Gio Ponti che Molteni&C ha avviato
due anni fa. Da lì la curiosità di ricostruire il contesto storico e culturale
in cui quegli arredi sono nati, capire le esigenze professionali e le soluzioni
tecniche, intervistare i collaboratori, scrivere la storia dei progetti con le
testimonianze, le tracce, gli indizi trovati negli archivi, l'Archivio Gio
Ponti e lo Csac di Parma. Alcuni di questi numerosi documenti sono raccolti in
questa piccola mostra.
Giovedì 3 ottobre, ore 18.30 all'interno del Salone
Novecento del Palazzo della
Meridiana, si terrà la conferenza "Vivere alla Ponti. Le case abitate da Gio
Ponti. Esperimenti di vita domestica e architetture per l'abitare e il lavoro".
La mostra è organizzata con la collaborazione del Comune di Genova, Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, Ordine degli Architetti di Genova, Molinari Arredamenti.