Torna l'obbligo di
affidare le opere specialistiche alle imprese qualificate e tre associazioni,Confartigianato,
Cna Unioni Artistico, Costruzioni, Impianti e Finco, esprimono
"soddisfazione" per la novità contenuta nel decreto recentemente
varato dal governo. Per Confartigianato, Cna Unioni Artistico, Costruzioni,
Impianti e Finco si tratta di "un importante passo in avanti nella battaglia
in difesa della professionalità e degli investimenti effettuati dagli imprenditori".
La norma stabilisce l'elenco dei lavori specialistici che le imprese generali
non possono eseguire in proprio e che devono essere affidati in subappalto e in
Ati (Associazioni temporanee di imprese) alle imprese specialistiche qualificate.
La partita della riqualificazione di edilizia popolare e scolastica,
quantificata dal Governo in oltre 4 miliardi di euro(dei quali 3,7 miliardi per
le scuole e 400 milioni per la ristrutturazione con adeguamento antisismico,
energetico ed impiantistico di 12.000 alloggi delle case popolari ex Iacp) inizia
dunque con le opere delle imprese specialistiche "ora messe in grado di
svolgere il proprio ruolo". Confartigianato, Cna Unioni Artistico,
Costruzioni, Impianti e Finco ritengono tuttavia necessario individuare
"un riassetto della regolazione del mercato dei lavori pubblici in Italia,
che dovrà, necessariamente, essere oggetto di riflessione nella fase di
recepimento nazionale delle Direttive Europee sugli Appalti".