Il mercato immobiliare nel 2014, "dopo la partenza glaciale di gennaio, sta mostrando elementi di disgelo". A sostenerlo il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, il quale parla di "ripresina" e spiega che nel 2013 in un "quadro fortemente negativo con un crollo delle compravendite del 9,2%alcune città hanno mostrato dati positivi (Milano +3,4% e Bologna+1,5%)". Restano le performance negative delle altre città con le punte di Napoli (-15,2% nel 2013),  Genova (-10,3%) e Roma (-7,3%) ma alcuni "timidi segni di ripresa ci sono", ha sottolineato Buzzetti: un "dato molto positivo è la vicenda dei mutui delle banche che emettono finalmente prodotti accettabili". Secondo l'associazione, il 6,4% degli italiani potrebbe acquistare casa nel 2014 o ristrutturarla mentre il 93,6% no soprattutto perché "frenati dalle difficili condizioni economiche". Per l'Ance, se fossero introdotti incentivi, se fossero incrementate le possibilità di accesso ai mutui e se vi fosse la diffusione di case di classe energetica elevata, "la propensione auto-dichiarata dagli italiani ad acquistare casa nel 2014 passerebbe da circa 3 milioni e 200mila a circa 11 milioni e900 mila".