Una prima bozza di proposte operative per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, immediatamente implementabili e quasi sempre a saldo zero, è stata presentata ai Ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico. Lo comunica il Gruppo di Lavoro del Consiglio Nazionale della Green Economy, in occasione del G7 dell'energia, sottolineando che auspica che su questa bozza si possa aprire un confronto più diretto con il Governo, a cominciare da tre assi prioritari di intervento: la definizione di un quadro strategico adeguato, la semplificazione della burocrazia e la identificazione di una politica degli investimenti che vada verso il progressivo superamento degli incentivi. Il Gruppo di Lavoro e' convinto che, tramite lo sviluppo delle fonti rinnovabili, si possa costruire un Paese più competitivo, in grado di valorizzare le risorse interne e ridurre la dipendenza dall'estero, di rispondere alle grandi sfide di questo millennio come il cambiamento climatico, la tutela del territorio e della biodiversità, la promozione di una migliore qualità della vita. "Facciamo appello al Governo Renzi - sottolinea il coordinatore del Gruppo di lavoro, Andrea Barbabella - affinché colga l'opportunità di modernizzazione di questo Paese a cominciare dal settore dell'energia, per il quale è giunta l'ora di varare una politica nuova, rigorosa e trasparente, che indichi chiaramente la strada che si vuole seguire, anche in termini di revisione complessiva dei costi del sistema (ma che siano contabilizzati tutti i costi veri, non solo una parte) e non si faccia imprigionare dalle logiche più conservatrici, che negli ultimi decenni hanno invischiato l'Italia".