Roma,
9 luglio 2014. Non aspettare l'autunno per riparare i danni provocati dal
maltempo, ma partire subito con gli interventi di prevenzione e manutenzione e
del territorio, sbloccando le risorse disponibili.
E'
questo l'obiettivo dell'appello che Ance,
Architetti, Geologi e Legambiente hanno lanciato al Governo Renzi in una petizione sul web, che in poche ore ha raccolto oltre mille adesioni, e che oggi i
presidenti Paolo Buzzetti, Leopoldo
Freyrie, Gian Vito Graziano e Vittorio Cogliati Dezza , hanno consegnato a
Palazzo Chigi, al Sottosegretario Graziano
Delrio e al Capo struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, Erasmo D'angelis.
Una
mobilitazione trasversale, con nomi illustri del mondo della politica, delle
istituzioni e dell'informazione, tra cui i presidenti delle Commissioni
Ambiente di Senato e Camera, Giuseppe
Marinello e Ermete Realacci, l'editorialista
del Corriere della Sera, Sergio Rizzo, gli architetti Stefano Boeri e Mario
Cucinella, la presidente della Fondazione MAXXI Giovanna Melandri, solo per citarne alcuni.
E'
un'emergenza che non conosce più stagioni, come dimostrano le alluvioni che
negli ultimi giorni stanno nuovamente flagellando l'Italia. Il nostro è un Paese
in cui nessuno è al sicuro e che non investe nella manutenzione del territorio.
Il paradosso italiano è che spendiamo
ogni anno 1 miliardo per riparare i
danni ma solo poco più di 100 milioni per prevenirli.
Queste le tre proposte forti che la rete
della società civile indica nella petizione per uscire dall'emergenza:
1)
far partire entro
l'estate un Piano unico nazionale di
manutenzione e prevenzione
2)
liberare tutte le risorse già
stanziate che Stato
e enti locali non sono riusciti a spendere
a causa dei vincoli del Patto di stabilità e
reperirne di nuove attraverso i Fondi strutturali,
3)
garantire a livello nazionale un
controllo sulla qualità dei progetti e degli interventi
ispirati a un modello di sostenibilità ambientale ed economica,
efficacia, trasparenza delle
regole e delle procedure .
Tempi brevi, risorse adeguate e regole trasparenti per ridare tranquillità ai
cittadini ed evitare la tragica conta di danni e vittime che da anni siamo
costretti a fare.