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OGGETTO: Calcolo dell'importo da porre a base di
gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria
Questo Consiglio Nazionale, nell'ambito di una
verifica dei bandi pubblicati nei primi mesi dell'anno corrente, ha rilevato
che le stazioni appaltanti (in misura di circa il 90%) continuano a calcolare
l'importo da porre a base di gara per l'affidamento di servizi di architettura
e ingegneria in violazione dell'art. 5 del D.L. n°83/2012, convertito con legge
n°134/2012, e dell'art. 279 del Regolamento.
Si ricorda, all'uopo, che il sopra citato art.
5, comma 1, del D.L. n°83/2012, convertito con legge n°134/2012 così recita:
"Ai fini della determinazione dei corrispettivi
da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici
dei servizi relativi all'architettura e all'ingegneria di cui alla parte II,
titolo I, capo IV del Codice, si applicano i parametri individuati con il
decreto di cui al primo periodo, da emanarsi, per gli aspetti relativi alle
disposizioni di cui al presente periodo, di concerto con il Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti; con il medesimo decreto sono altresì definite
le classificazioni delle prestazioni professionali relative ai predetti
servizi...".
Come si evince tal testo della norma sopra
riportata, le stazioni appaltanti, nella stima dell'importo da porre a base di
gara applicano (e non più possono applicare) i parametri individuati con
apposito Decreto del Ministero della Giustizia, di concerto con il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, che è stato peraltro emanato in data
31/10/2013 (DM n°143/2013).
Ciò premesso, si invitano le stazioni appaltanti
in indirizzo ad individuare l'importo da porre a base di gara negli affidamenti
di servizi di architettura e ingegneria applicando rigorosamente il DM
143/2013, previa la "progettazione del servizio" prescritta dall'art. 279 del
Regolamento.
Si rappresenta, in tal senso, il grave rischio
che la violazione alle norme sopra citate possa determinare il ricorso a
procedure di affidamento errate (es: affidamento diretto o procedura negoziata
in luogo di un'asta pubblica).
Gli Ordini, che leggono per
conoscenza, sono invitati a segnalare eventuali violazioni delle suddette norme
alle stazioni appaltanti, affinché le stesse possano superare le criticità
individuate, informando contestualmente questo Consiglio al seguente indirizzo
di posta elettronica: lavoripubblici.cnappc@archiworld.it .