"Con lo Sblocca Italia, molto ridotto, il Governo Renzi - come peraltro accade tutti i giorni agli architetti italiani - ha sbattuto contro il muro della burocrazia conservatrice che ha mortificato e modificato il progetto di introdurre misure concrete per porre rimedio alla condizione delle città, del mercato dell'edilizia, degli architetti e degli altri professionisti del settore. Il Decreto contiene, infatti, solo norme che sarebbero adatte ad un Paese normale in tempi normali: per l'Italia di oggi ci voleva ben altro".
È duro il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, sul Decreto Sblocca Italia (DL 133/2014).
Secondo gli Architetti italiani, "il vero spread che divide l'Italia dal resto d'Europa è l'incolmabile distanza tra la cieca e autoreferenziale giurisprudenza legislativa e la drammatica realtà della nostra vita quotidiana".
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