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Baby-costruttori griffano la Milano del futuro

 

A 38 anni guidano società che ridisegnano Garibaldi-Repubblica, un'area per decenni degradata

Testata:
Il Giornale
 
Data:
02-04-2007
 
Autore:
Giannino della Frattina
 
 
Paolo Ligresti
«Ecco l'Isola che non c'era: più verde e spazi per eventi»
«Progetto la città di domani con gli occhi dei miei figli»
«Vorrei tanto andare in letargo e risvegliarmi quando sarà tutto finito. Quando i cantieri saranno finalmente chiusi e Milano avrà un'altra faccia». Paolo Ligresti, 38 anni da pochi giorni, da presidente di Immobiliare Lombarda partecipa al mega progetto Garibaldi-Repubblica.
Ligresti, ma perché Milano ha bisogno di un'altra faccia? «Perché oggi ci sono intere aree degradate e abbandonate. Ed è incredibile che lo siano state per decenni e in pieno centro città».
Vuol dire che un progetto come Garibaldi-Repubblica porterà cemento, ma migliorerà la vivibilità della zona? «Sicuramente. Oggi all'Isola c'è un parco dove dopo le quattro del pomeriggio sfido chiunque ad avventurarsi».
E invece? «Ristrutturare significa guardare a esperienze di tipo americano o svizzero dove si costruisce utilizzando nuove tecnologie di basso impatto ambientale e attente alla qualità della vita».
In concreto? «Portare del verde lì dove oggi il verde è praticamente inesistente».
(...)
Manfredi Catella
«Siamo il palcoscenico mondiale per i maestri dell'architettura»
«Più sicurezza? Creiamo quartieri vivi tutto il giorno»
«Ma no, ce ne sono tanti di giovani con belle idee e voglia di fare». Manfredi Catella, ad di Hines italia, 38 anni li compirà fra qualche mese. È lui l'anima della ricostruzione dell'area che da Repubblica, passando per Garibaldi, arriva fino all'Isola.
E questa che idea è? «Lo sforzo di ricucire il tessuto urbano. Un'occasione per comporre un palcoscenico d'eccellenza su cui far recitare grandi architetti, di rimettere finalmente Milano al centro del panorama mondiale».
Col verde come la mettiamo? «Sono pronto ad accettare consigli e critiche. In parte fondate, perché per anni in Italia non si è riqualificato o lo si è fatto male. Però non mi piacciono le proteste che non vengono dai cittadini, ma dai partiti o da pseudocomitati strumentalizzati».
Strumentalizzati perché? «Per creare ostacoli alla riqualificazione di un pezzo di città. Comunque è evidente che chi è d'accordo non manifesta. E così per cento che protestano, magari ce ne sono diecimila a cui il nuovo progetto piace. Si parla tanto delle riqualificazioni delle grandi città europee e poi quando Milano si muove... All'estero gli interventi sono diventati un volano economico importante per il turismo, il commercio, il terziario».
E la qualità della vita? «Ormai siamo molto avanti, c'è una diffusa cultura di cittadini che vogliono positività, verde, servizi».
Un esempio concreto? «I palazzi di Garibaldi-Repubblica hanno ottenuto un certificato di sostenibilità Leed, il maggior riconoscimento internazionale in campo ambientale».
(...)
 
 
 

 

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