La campagna elettorale è aperta e i professionisti del Cup (Comitato unitario delle professioni) chiedono ai candidati alle politiche di aprile di inserire la riforma delle professioni nell'agenda delle cose urgenti da fare. Del resto, hanno visto naufragare di nuovo, per la seconda volta in sei anni, nelle secche della crisi di governo, la bozza della riforma delle professioni, diventata ormai una telenovela, come l'ha definita il presidente del Cup, Raffaele Sirica, anche presidente del Cnappc, il consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori, che ha appena celebrato il 7° congresso nazionale a Palermo. Nel documento finale il Cnappc ai candidati alle prossime elezioni ha chiesto subito la riforma delle professioni insieme alle riforme strutturali per il paese, la promozione della qualità architettonica, il governo del territorio a livello nazionale e regionale, appalti trasparenti e chiari, semplificazione delle procedure amministrative. La riforma delle professioni costituisce una grande occasione nell'agenda politica dei due schieramenti, secondo il presidente del Cup, Raffaele Sirica. (...)