Il Congresso si svolse il 21, 22 e 23 gennaio 1977. La cerimonia inaugurale si tenne a Palazzo Vecchio.
Furono presentate 5 relazioni di base, predisposte dal CNA attraverso le Commissioni di lavoro:
1 - «I problemi dell'occupazione dell'architetto e la individuazione di forme alternative di esercizio della professione in rapporto alle modificazioni in atto della realtà territoriale». (Piero De Amicis)
2 - «I servizi sociali intesi come unità territoriali di base, sia come occasione per la partecipazione democratica alla formazione ed alla gestione collettiva delle scelte operate sul territorio». (Sergio Rizzi)
3 - «La scuola e i problemi connessi alle relazioni Università-Territorio».(Renzo Ciardetti)
4 - «Il rapporto della professione con il mondo del lavoro attraverso i sindacati unitari, le forze politiche democratiche e la collocazione sindacale del lavoro dell'architetto». (Valerio Paci)
5 - «La previdenza e l'assistenza in rapporto alle ipotesi di nuove forme di organizzazione della professione e di congruenti collocazioni sindacali della professione dell'architetto». (Oscar Della Torre)
I risultati del I Congresso si possono rassumere nel'individuazione delle seguenti prospettive di approfondimento:
- la collocazione sociale del lavoro dell'architetto;
- la effettiva partecipazione dell'utenza alla progettazione e, più in generale, ai momenti decisionali;
- il decentramento di poteri agli enti locali e quindi la reale autonomia di questi nella gestione del territorio;
- il rapporto tra riforma universitaria e definizione di nuove figure professionali;
- la rifondazione del quadro «istituzionale».
A questi risultati, pure importanti, vanno aggiunti altri, la cui rilevanza è emersa dopo lo svolgimento del Congresso; essi vanno individuati nel processo di formazione della presenza dell'architetto come gruppo sociale, nella mobilitazione sui problemi della professione, nell'avvio di un movimento di rinnovamento. Essi vanno accreditati al 1° Congresso che li ha portati da una fase di pura petizione, che si poneva da un decennio, ad una loro iniziale realizzazione. Ed è importante sottolineare soprattutto che sia stato conseguito il risultato di organizzare la presenza degli architetti, perché sulla loro capacità di presenza si giocano le prospettive future.