Destinazione Torino, giro del mondo in nome dell'architettura

«È soprattutto all'estero che serve promuovere il XXIII congresso mondiale dell'Uia di Torino», spiega il presidente del comitato organizzatore, Riccardo Bedrone. «Abbiamo quindi fissato una serie molto fitta di eventi cui parteciperemo nei prossimi mesi». L'obiettivo è ricreare sotto la Mole dal 29 giugno al 3 luglio la stessa magia cosmopolita che contraddistinse le Olimpiadi del 2006. Dopo una prima tappa a Durban in Sudafrica dal 16 al 21 febbraio in occasione della riunione del consiglio dell'Uia e dell'assemblea degli architetti sudafricani, il congresso torinese è stato presentato ieri a Tirana, in Albania, durante il convegno «Architetti, urbanisti e designer italiani: prospettive in Albania e nei Balcani», in programma fino a domani e al quale, oltre a Bedrone, hanno partecipato Raffaele Sirica, presidente del Cnappc, l'ambasciatore Saba D'Elia e Francesco De Luigi, ministro consigliere dell'ambasciata d'Italia a Tirana.
L'incontro in Albania sarà anche l'occasione per verificare le opportunità per i professionisti della progettazione, architetti e ingegneri, in relazione alle opere di ricostruzione e alla modernizzazione edilizia del paese.
Dal 4 al 6 aprile, Bedrone sarà invece all'assemblea dell'Umar (Unione degli architetti dei paesi del Mediterraneo). Dal 16 al 18 aprile poi trasferta a Bratislava per l'ultima riunione del bureau direttivo dell'Uia prima del congresso di Torino. In quella sede sarà presentato il programma definitivo, con tutti i relatori e le sessioni. «Da quel momento le varie sezioni nazionali Uia dovranno darci una mano importante», spiega Bedrone. «Noi offriremo il pieno sostegno e tutta la collaborazione organizzativa possibile». Dal 20 al 23 aprile infine il congresso Uia sarà presente ad Abu- Dhabi con un suo spazio espositivo nella prima edizione nel Golfo del Batimat, la più importante fiera dedicata ad architettura ed edilizia del mondo.
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