Palermo, 7 febbraio 2008. "Con la Democrazia Urbana trasformiamo le periferie in Città". E' questo l'appello lanciato oggi dal Presidente del Consiglio nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Raffaele Sirica, al termine dell'intervento che ha segnato l'apertura dei lavori del Congresso nazionale "Conoscenza, competitività, innovazione, verso una democrazia urbana per la qualità" in programma nel capoluogo siciliano fino al 9 febbraio.
Ed anche facendo proprie le parole pronunciate recentemente del Presidente francese Nicolas Sarkozy - "architetti, tocca a voi rifare il mondo" - Sirica ha voluto sottolineare agli oltre mille architetti giunti da ogni parte d'Italia il ruolo nuovo e l'importanza sempre crescente che la professione rivestirà nei prossimi anni.
"In Europa - ha detto ancora Sirica - l'80% della popolazione vive nelle città, e nelle città europee il 70% del consumo energetico è legato agli edifici. E la direttiva europea sul risparmio energetico produrrà, anche nel nostro paese, una vera rivoluzione sia nel campo dell'industria delle costruzioni sia in quello della progettazione architettonica e urbanistica. E a questa rivoluzione, in questo nuovo scenario, gli Architetti italiani sono pronti dopo anni di forte impegno negli Ordini professionali."
"Per Democrazia Urbana - ha spiegato Sirica - si intende quel processo che fa leva su opportune consultazioni nelle comunità e sull'intreccio equilibrato tra architettura e urbanistica, attraverso la programmazione dei progetti, per trasformazioni condivise".
"Si tratta, allora, nel nostro Paese - ha aggiunto - di superare definitivamente "l'urbanistica vincolistica del dopoguerra", tutta quantitativa, che ha prodotto anche il disastro dei condoni, senza però ricadere in una sorta di "iperliberismo senza regole", che pure è in auge in alcune realtà, affidando acriticamente tutto ai privati, con possibili preoccupanti ricadute sulla collettività".
"A questo proposito - ha detto - basta pensare al caso eclatante e paradossale dell'appalto per lo smaltimento dei rifiuti, in Campania, che purtroppo ormai condiziona la nostra immagine nel mondo: un appalto di concessione ove tutto acriticamente è stato affidato ai privati".
Sirica ha poi ricordato che "per la prima volta nella storia, si celebrerà in Italia, il Congresso Mondiale degli Architetti: sarà il XXXIII congresso dell'UIA (International Union of Architects) che coordina le organizzazioni di 120 nazioni comprese quelle dei maggiori paesi.
"Un'occasione - ha detto ancora - unica e irripetibile, per diffondere, compiutamente, tra le Istituzioni del paese, tra le imprese e i cittadini, lo straordinario messaggio di una "città bella" per tutti. Per innescare, anche nel nostro straordinario paese, quel processo virtuoso di riqualificazione urbana e ambientale, per mezzo di trasformazioni sostenibili, come molla per la nostra economia, e fonte principale di occupazione e di sviluppo".
I lavori del Congresso proseguiranno - sempre al San Paolo Palace Hotel - venerdì 8 febbraio e saranno aperti, alle ore 9, da Luigi Cotzia, vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti. Prevista la Tavola rotonda di presentazione del Congresso internazionale di Torino e (a partire dalle ore 11, 30) i diversi interventi che caratterizzeranno il dibattito Congressuale vero e proprio che si protrarrà per l'intera giornata e continuerà nella mattinata successiva.
Il Congresso "Conoscenza, competitività, innovazione, verso una democrazia urbana per la qualità" si concluderà sabato 9 febbraio, alle ore 13,30, con l'approvazione del documento finale. Durante la tre giorni palermitana degli Architetti italiani sono previste una serie di mostre tra le quale relative al "Concorso internazionale di idee per la riqualificazione paesaggistica, urbanistica ed architettonica di Pizzo Sella" (Padiglione "ex deposito locomotive Sant'Erasmo"); La "professione" della qualità. Cento disegni a matita di Ernesto Basile (sede dell'Ordine degli Architetti di Palermo); "Premio internazionale di Architettura Pasquale Culotta all'Opera prima ed alla Committenza" (Padiglione "ex deposito locomotive Sant' Erasmo).