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Governo: Architetti, Ingegneri e Chimici su Calderoli/Taglia Leggi

 
Roma, 22 gennaio 2010. I Presidenti del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori,  Massimo Gallione, e del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Giovanni Rolando apprezzano le rassicurazioni del ministro Calderoli circa la vigenza del regio decreto n. 2537/1925 sulle professioni di architetto e ingegnere. La questione sollevata oggi dal Sole 24 ore tuttavia sussiste e può determinare gravi ripercussioni sia sul funzionamento del sistema ordinistico che delle attività delle categoria, in primis nel settore degli appalti pubblici. Nell'elenco del taglia-leggi non ci sono solo leggi, ma diversi regi decreti, anche con riferimento alla stessa professione dell'architetto.

Il regio decreto n. 2537/1925 disciplina oggetto e limiti delle due professioni nonché il funzionamento degli Ordini. La sua mancata inclusione nell'elenco delle leggi salvate - a fronte di analoga previsione per altri regi decreti - può portare a interpretazioni distorte sulla sua vigenza. Di qui l'esigenza di approvare quanto prima l'emendamento annunciato dall'on.le Nino Lo Presti per dare certezza del diritto e serenità ad un settore particolarmente colpito dalla crisi

La posizione dei due Presidenti è condivisa e fate propria  dal presidente del Consiglio nazionale dei chimici, Armando Zingales che segnala l'esigenza di inserire nell'elenco anche il Regio Decreto 1 marzo 1928, n. 842, recante "Regolamento per l'esercizio della professione di chimico", che sembra essere sfuggito al ministero. 
 
 
 
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