La liberalizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria
in casa rischia di risolversi in un bluff: lo conferma il testo definitivo del
decreto legge varato dal governo.
Gli ostacoli sul percorso della deregulation sono infiniti. Anzitutto
le leggi regionali "più restrittive": prevarranno sullle norme statali vecchie
e nuove, rendendo possibili le manutenzioni straordinarie senza denuncia di
inizio attività (dia) soltanto in Friuli-Venezia Giulia e Sardegna (...).
L'interpretazione più accreditata presso gli uffici tecnici
di regioni e comuni è che la denuncia di inizio attività, cacciata dalla porta,
debba obbligatoriamente rientrare dalla finestra ogni volta che il progetto
incroci una delle normative elencate (...).
Le reazioni di imprese e professionisti confermano lo
scetticismo generale. (...) Tra i professionisti, il commento più duro arriva
dal consiglio nazionale architetti. Non soltanto perché l'eliminazione della Dia
toglie lavoro a tanti professionisti. Gli architetti ne fanno una questione
della qualità del costruire. (...)
Ora sono nove gli interventi senza Dia. L'articolo del
decreto incentivi che liberalizza l'attività edilizia
2)
Regioni e comuni restano divisi sull'iter veloce
di Valeria
Uva