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Professioni, Gallione: danni da abolizione tariffe minime

 
Testata:
9colonne
 
Data:
08-04-2010
 
 
"L'appuntamento con il ministro Alfano può essere il punto di partenza per intervenire sulle tariffe minime e per rimediare ai danni causati dalla loro abolizione". Lo ha dichiarato Massimo Gallione, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori in vista dell'appuntamento del prossimo 15 aprile con il ministro della Giustizia che intende mettere mano ad una riforma organica delle libere professioni. Gallione invita a "basare - come si è fatto sino ad ora - il sistema degli affidamenti degli incarichi professionali sul massimo ribasso, ha di fatto ristretto in modo significativo il mercato della progettazione con conseguenze drammatiche per quanto riguarda i livelli di occupazione negli studi professionali costretti a ridurre il personale, se non addirittura a chiudere. Aggiudicare gare con ribassi che arrivano fino all'80 per cento è un modo per eliminare la stragrande maggioranza dei partecipanti che non sono in grado di reggere delle offerte indiscriminatamente libere, perché è assolutamente impossibile pensare che si possa realizzare una progettazione con oltre il 50% di ribasso. Tutto ciò in palese contrasto con i criteri europei della concorrenza".  "Il senso generale dell'incontro - conclude - dovrebbe essere quello di una effettiva accelerazione verso una riforma che finalmente riconosca alle professioni centralità, sussidiarietà e soprattutto qualità. Il tema della formazione permanente è infatti fondamentale e prioritario, proprio in questo periodo di crisi nel quale i professionisti  devono adeguare le loro conoscenze a mercati in continua evoluzione".
(red)

Il lancio dell'Agenzia Il Velino:
Professioni, Architetti ad Alfano: Riforma che punti su formazione
"L'appuntamento con il ministro Alfano puo' essere il punto di partenza per intervenire sulle tariffe minime e per rimediare ai danni causati dalla loro abolizione. Un esempio, tra i tanti possibili: basare - come si e' fatto sino ad ora - il sistema degli affidamenti degli incarichi professionali sul massimo ribasso, ha di fatto ristretto in modo significativo il mercato della progettazione con conseguenze drammatiche per quanto riguarda i livelli di occupazione negli studi professionali costretti a ridurre il personale, se non addirittura a chiudere. Aggiudicare gare con ribassi che arrivano fino all'80 per cento e' un modo per eliminare la stragrande maggioranza dei partecipanti che non sono in grado di reggere delle offerte indiscriminatamente libere, perche' e' assolutamente impossibile pensare che si possa realizzare una progettazione con oltre il 50% di ribasso. Tutto cio' in palese contrasto con i criteri europei della concorrenza". Lo ha dichiarato Massimo Gallione, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori in vista dell'appuntamento del prossimo 15 aprile con il Ministro della Giustizia che intende mettere mano ad una riforma organica delle libere professioni. "Il senso generale dell'incontro - prosegue - dovrebbe essere quello di una effettiva accelerazione verso una riforma che finalmente riconosca alle professioni centralita', sussidiarieta' e soprattutto qualita'. Il tema della formazione permanente e' infatti fondamentale e prioritario, proprio in questo periodo di crisi nel quale i professionisti devono adeguare le loro conoscenze a mercati in continua evoluzione". "Riteniamo - conclude Gallione - che vi sia una profonda necessita' di operare sul versante della conoscenza che l'Universita' spesso non riesce a soddisfare in modo adeguato e compiuto: ecco perche' la formazione permanente post universitaria deve diventare - nei prossimi anni - l'elemento fondante l'ulteriore sviluppo delle libere professioni".
(com/mal)

Il lancio dell'Agenzia ANSA:
Professioni: architetti, danni da abolizione tariffe minime
"L'appuntamento con il ministro Alfano può essere il punto di partenza per intervenire sulle tariffe minime e per rimediare ai danni causati dalla loro abolizione". Così Massimo Gallione, presidente del Consiglio nazionale degli Architetti in vista dell'appuntamento del prossimo 15 aprile con il ministro della Giustizia che intende mettere mano ad una riforma organica delle libere professioni.    Per gli architetti "basare, come si è fatto sino ad ora, il sistema degli affidamenti degli incarichi professionali sul massimo ribasso, ha di fatto ristretto in modo significativo il mercato della progettazione con conseguenze drammatiche per quanto riguarda i livelli di occupazione negli studi professionali costretti a ridurre il personale, se non addirittura a chiudere. Aggiudicare gare con ribassi che arrivano fino all'80% è un modo per eliminare la stragrande maggioranza dei partecipanti che non sono in grado di reggere delle offerte indiscriminatamente libere, perché è assolutamente impossibile pensare che si possa realizzare una progettazione con oltre il 50% di ribasso. Tutto ciò - conclude Gallione - in palese contrasto con i criteri europei della concorrenza. Il senso generale dell'incontro dovrebbe essere quello di una effettiva accelerazione verso una riforma che finalmente riconosca alle professioni centralità, sussidiarietà e soprattutto qualita".
(16,18 ANSA).
 
 
 
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