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Tariffe minime: Alfano promette la riforma entro la legislatura

 
Testata:
edilportale.com
 
Data:
09-04-2010
 
Autore:
Rossella Calabrese
 
 
Manca meno di una settimana al 15 aprile, data dell'incontro tra il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e i Presidenti dei Consigli Nazionali degli Ordini professionali. All'ordine del giorno i temi urgenti per le categorie professionali, in primis la questione dei minimi tariffari.
Il Ministro è determinato nel voler riformare gli ordinamenti professionali entro la legislatura, partendo dalla reintroduzione delle tariffe minime obbligatorie, abolite quattro anni fa dal decreto Bersani. "Bisogna garantire prestazioni efficaci e tariffe semplici, comprensibili, eque e trasparenti" ha spiegato qualche giorno fa il guardasigilli.
(...)
Massimo Gallione, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori, vede nell'appuntamento con il ministro Alfano un punto di partenza per intervenire sulle tariffe minime e per rimediare ai danni causati dalla loro abolizione. Gallione spiega che l'attuale sistema degli affidamenti degli incarichi, basato sul massimo ribasso, ha ristretto in modo significativo il mercato della progettazione riducendo drammaticamente i livelli di occupazione negli studi professionali.
"Aggiudicare gare con ribassi fino all'80% - ha detto Gallione - è un modo per eliminare la stragrande maggioranza dei partecipanti che non sono in grado di reggere delle offerte indiscriminatamente libere. Tutto ciò in contrasto con i criteri europei della concorrenza". E ha auspicato una effettiva accelerazione verso una riforma che riconosca alle professioni centralità, sussidiarietà e soprattutto qualità.
Fondamentale e prioritaria, secondo il presidente del Cnappc, è la formazione permanente, "proprio in questo periodo di crisi nel quale i professionisti devono adeguare le loro conoscenze a mercati in continua evoluzione". È necessario, secondo Gallione, "operare sul versante della conoscenza, che l'Università spesso non riesce a soddisfare in modo adeguato e compiuto: ecco perché la formazione permanente post-universitaria deve diventare, nei prossimi anni, l'elemento fondante per lo sviluppo delle libere professioni".
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