Crisi: architetti, serve tavolo per rilancio edilizia
Testata:
ANSA
Data:
07-10-2010
Crisi: architetti, serve tavolo per rilancio edilizia
(ANSA) - ROMA, 7 OTT A causa della perdurante crisi economica che si riflette pesantemente nel settore della progettazione, il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori chiede al Governo di aprire in tempi brevissimi un tavolo tecnico-politico finalizzato ad identificare le strategie necessarie per il rilancio del settore dell'edilizia. ''E' ormai improcrastinabile - rileva il Consiglio in una nota - attuare norme e provvedimenti, strutturati in modo organico, che diano respiro al settore per dare certezze agli operatori e a tutti i soggetti coinvolti nella filiera dell'edilizia''. Per gli architetti occorre ''porre mano ad un coordinato piano di tutela, di riqualificazione, di consolidamento e di ricostruzione di una parte consistente del patrimonio edilizio nazionale che quotidianamente dimostra, anche in modo drammatico, tutta la propria inadeguatezza architettonica, urbanistica e strutturale, favorendo, in modo prioritario, il contenimento dei consumi energetici, la soluzione dell'emergenza sismica e geologica, anche al fine di dare un nuovo senso civile e dignitoso alle periferie e ai molti brani delle nostre citta' prive di qualita' urbana e ambientale''. Edilizia: architetti a governo: aprire urge un tavolo tecnico-politico per rilancio (9Colonne) Roma, 7 ott A causa della perdurante crisi economica che si riflette pesantemente nel settore della progettazione, il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori chiede al Governo di aprire in tempi brevissimi un tavolo tecnico-politico finalizzato ad identificare le strategie necessarie per il rilancio del settore dell'edilizia. "E' ormai improcrastinabile - rileva il CNAPPC - attuare norme e provvedimenti, strutturati in modo organico, che diano respiro al settore per dare certezze agli operatori e a tutti i soggetti coinvolti nella filiera dell'edilizia". "Da tempo il Cnappc sottolinea come - a questo proposito - occorra porre mano ad un coordinato piano di tutela, di riqualificazione, di consolidamento e di ricostruzione di una parte consistente del patrimonio edilizio nazionale che quotidianamente dimostra, anche in modo drammatico, tutta la propria inadeguatezza architettonica, urbanistica e strutturale, favorendo, in modo prioritario, il contenimento dei consumi energetici, la soluzione dell'emergenza sismica e geologica, anche al fine di dare un nuovo senso civile e dignitoso alle periferie e ai molti brani delle nostre città prive di qualità urbana e ambientale". "Tutto ciò senza prevedere uno straordinario sforzo economico del comparto pubblico, ma attraverso incentivi che agevolino e promuovano l'intervento privato. A questa iniziativa - che rappresenterebbe una grande occasione per l'industria e per l'economia del nostro Paese, così come per la ricerca scientifica ed accademica - gli architetti italiani sono pronti a dare il loro costruttivo contributo, impegnandosi per lo sviluppo della categoria, delle professioni e del Paese". Edilizia, Architetti a Governo: subito tavolo per rilancio settore Roma, 07 OTT (Il Velino) A causa della perdurante crisi economica che si riflette pesantemente nel settore della progettazione, il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori chiede al Governo di aprire in tempi brevissimi un tavolo tecnico-politico finalizzato ad identificare le strategie necessarie per il rilancio del settore dell'edilizia. "E' ormai improcrastinabile - rileva il CNAPPC - attuare norme e provvedimenti, strutturati in modo organico, che diano respiro al settore per dare certezze agli operatori e a tutti i soggetti coinvolti nella filiera dell'edilizia". "Da tempo il Cnappc sottolinea come - a questo proposito - occorra porre mano ad un coordinato piano di tutela, di riqualificazione, di consolidamento e di ricostruzione di una parte consistente del patrimonio edilizio nazionale che quotidianamente dimostra, anche in modo drammatico, tutta la propria inadeguatezza architettonica, urbanistica e strutturale, favorendo, in modo prioritario, il contenimento dei consumi energetici, la soluzione dell'emergenza sismica e geologica, anche al fine di dare un nuovo senso civile e dignitoso alle periferie e ai molti brani delle nostre citta' prive di qualita' urbana e ambientale". "Tutto cio' senza prevedere uno straordinario sforzo economico del comparto pubblico, ma attraverso incentivi che agevolino e promuovano l'intervento privato. A questa iniziativa - che rappresenterebbe una grande occasione per l'industria e per l'economia del nostro Paese, cosi' come per la ricerca scientifica ed accademica - gli architetti italiani sono pronti a dare il loro costruttivo contributo, impegnandosi per lo sviluppo della categoria, delle professioni e del Paese".
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