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CNAPPC
 

Infrastrutture: architetti, tavolo su assegnazioni progetti urge rivedere le norme su attribuzione di incarichi pubblici

 
Testata:
ANSA
 
Data:
04-04-2011
 
 

Gli architetti chiedono una discussione per rivedere le misure sull'assegnazione degli incarichi di progettazione. Secondo il Consiglio nazionale degli architetti, paesaggisti, conservatori e restauratori (Cnappc) ''e' urgente un tavolo di concertazione tra enti appaltanti, progettisti e imprese per proporre un ridisegno razionale ed equilibrato delle norme che rendano rapidi ed efficienti le procedure di assegnazione di incarichi pubblici di progettazione, senza intaccare la qualita' del risultato e la trasparenza delle scelte''. In una nota il Cnappc, con riferimento alle recenti iniziative parlamentari nel settore dei lavori pubblici, spiega: ''Inviteremo subito tutti gli attori del processo delle Opere Pubbliche a trovare, nel tavolo che proponiamo, soluzioni politiche rapidamente realizzabili: drastica riduzione della burocrazia nell'iter amministrativo di realizzazione di Concorsi e gare, utilizzo delle strumentazioni on line nel loro svolgimento, regolamentazione chiara sulla formazione di Giurie e Commissioni aggiudicatici''. 



Il Comunicato nel lancio dell'Agenzia AGI:



Lavori pubblici: Cn architetti, urgente un tavolo di concertazione


"E' urgente un tavolo di concertazione tra Enti appaltanti, progettisti e imprese per proporre un ridisegno razionale ed equilibrato delle norme che rendano rapidi ed efficienti le procedure di assegnazione di incarichi pubblici di progettazione, senza intaccare la qualita' del risultato e la trasparenza delle scelte". Lo sottolinea il Consiglio Nazionale degli Architetti, Paesaggisti, Conservatori e Restauratori (CNAPPC), che poi precisa: "Inviteremo subito tutti gli attori del processo delle Opere Pubbliche a trovare - nel tavolo che proponiamo - soluzioni politiche rapidamente realizzabili: drastica riduzione della burocrazia nell' iter amministrativo di realizzazione di Concorsi e gare, utilizzo delle strumentazioni on line nel loro svolgimento, regolamentazione chiara sulla formazione di Giurie e Commissioni aggiudicatici". Per il Consiglio Nazionale, "le iniziative legislative devono sempre tenere conto del fine della Legge che, nel caso dell'affidamento di incarichi pubblici di progettazione, e' quello di garantire alla comunita' la miglior qualita' del risultato, tramite la concorrenza, la trasparenza e il giusto costo. E' evidente a tutti che l'inutile e costoso apparato burocratico previsto dalla legislazione italiana in materia di Concorsi ha troppe volte reso inutilizzabile quello che dovrebbe essere lo strumento principe nella scelta dei progetti e che, in paesi vicini al nostro, ha fortemente promosso la qualita' architettonica e costruttiva; in Italia si e' purtroppo raggiunto il grottesco risultato che spesso e' piu' lungo il processo di aggiudicazione dell'incarico che il tempo richiesto per svolgere la prestazione professionale stessa". Secondo il Consiglio Nazionale, il Concorso di progettazione, cosi' come le gare alternative e l'uso degli elenchi, devono essere strumenti rapidi ed efficienti, tutti fondati sugli stessi principi di trasparenza e concorrenza basata sul merito, impedendo l'accaparramento degli incarichi da parte di pochi. "Solo competenza, trasparenza, rotazione e indipendenza delle Giurie e Commissioni - sottolinea Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale - possono garantire la vera concorrenza. Essa non e' un fine ma un mezzo per garantire ai cittadini che le Opere pubbliche abbiano le qualita' architettoniche, ambientali, funzionali e di giusto costo. Le istituzioni degli architetti italiani sono pronte a fornire servizi nella stesura dei bandi, nella loro massima diffusione cosi' come nel mettere a punto regole trasparenti nella scelta delle giurie". 


Il Comunicato nel lancio dell'Agenzia Adnkronos/Labitalia:



Infrastrutture: architetti, subito tavolo concertazione su norme assegnazione incarichi progetti
"E' urgente un tavolo di concertazione tra enti appaltanti, progettisti e imprese per proporre un ridisegno razionale ed equilibrato delle norme che rendano rapidi ed efficienti le procedure di assegnazione di incarichi pubblici di progettazione, senza intaccare la qualita' del risultato e la trasparenza delle scelte". Lo chiede il Consiglio Nazionale degli Architetti, Paesaggisti, Conservatori e Restauratori (Cnappc) intervenendo sulle recenti iniziative parlamentari nel settore dei lavori pubblici. "Inviteremo -informa una nota del Cnappc- subito tutti gli attori del processo delle opere Pubbliche a trovare nel tavolo che proponiamo soluzioni politiche rapidamente realizzabili: drastica riduzione della burocrazia nell'iter amministrativo di realizzazione di concorsi e gare, utilizzo delle strumentazioni on line nel loro svolgimento, regolamentazione chiara sulla formazione di giurie e commissioni aggiudicatici". Gli architetti chiedono che "il delicato argomento dell'affidamento di appalti e servizi di architettura ed ingegneria venga trattato organicamente con apposite leggi tematiche e non con provvedimenti che riguardano piu' settori, spesso slegati tra loro, come il ddl 'Individuazione delle funzioni fondamentali di province e comuni, semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali' e le 'Norme per la tutela della liberta' d'impresa'".

 (2) (segue)

"Il Consiglio Nazionale -afferma Rino La Mendola, presidente del Dipartimento Lavori Pubblici del Cnappc- al di la' della definizione delle soglie, continua a puntare sul concorso di progettazione, che affrancato dalle lungaggini burocratiche che ne determinano un uso ridotto e', di fatto, l'unico strumento che si fonda concretamente sulla qualita' del progetto. Pur consapevoli che non sempre il concorso sia il piu' adatto al''oggetto dei lavori e che, dunque, la diversificazione delle tipologie di affidamento sia giusta, non vorremmo tuttavia che, per maggior semplicita' d'uso, si finisca per ricorrere solo alle soluzioni alternative al concorso". "Solo competenza, trasparenza, rotazione e indipendenza delle giurie e commissioni -sottolinea Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale- possono garantire la vera concorrenza. Essa non e' un fine ma un mezzo per garantire ai cittadini che le Opere pubbliche abbiano le qualita' architettoniche, ambientali, funzionali e di giusto costo. Le istituzioni degli Architetti italiani sono pronte a fornire servizi nella stesura dei bandi, nella loro massima diffusione cosi' come nel mettere a punto regole trasparenti nella scelta delle giurie".

 
 
 
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