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«Concorsi di qualità per l'Expo»

 
Testata:
Avvenire
 
Data:
19-05-2011
 
Autore:
Daniela Fassini
 
 

Nella campagna al ballottaggio tutta milanese, Pisapia-Moratti, dove il tema Expo è il più gettonato, anche l'ordine degli architetti scende in campo per dire la sua. E così, il presidente del consiglio nazionale degli architetti ha inviato una lettera aperta ai due contendenti al titolo di primo cittadino, chiedendo l'impegno scritto, in nome della chiarezza e della trasparenza, che i bandi per l'Expo avvengano attraverso i concorsi di architettura. «Il tema dell'Expo 2015 è stato tra quelli su cui maggiormente si è giocata la campagna elettorale per l'elezione a Sindaco di Milano e il cui risultato ora vi vede impegnati nel ballottaggio. Ed è proprio sul- l'Expo che chiedo ad entrambi un forte e solenne impegno, una dichiarazione esplicita e formale: la scelta dei migliori progetti per la realizzazione degli spazi espositivi e di supporto per l'Expo, per far prevalere il merito e la trasparenza, avvenga attraverso i Concorsi di Architettura » scrive Leopoldo Freyrie, nella lettera inviata a Letizia Moratti e a Giuliano Pisapia.
Il concorso di architettura, a differenza del concorso d'appalto integrato per l'impresa (dove è l'impresa stessa che a sua volta ha già scelto il progettista), dove il progetto viene aggiudicato in base a criteri qualitativi, secondo il numero uno degli architetti rappresenta infatti l'unico modo per garantire una corretta e condivisa trasformazione della città e del territorio.
«Se chi di voi siederà a Palazzo Marino si impegna sin d'ora ad usare lo strumento dei Concorsi di architettura per un evento internazionale così importante per l'Expo - prosegue la lettera - ciò sarà di esempio per tutte le pubbliche amministrazioni ». E anche l'ordine milanese ha rimarcato: «Il tema dell'Expo che ci interessa più da vicino è quello delle opere da costruire, siano essi edifici o infrastrutture urbane e di servizio della città - ha aggiunto il presidente degli architetti di Milano, Daniela Volpi - che devono necessariamente passare attraverso procedure attuative di qualità, trasparenza e chiarezza nelle modalità di costruzione delle scelte» ha concluso l'architetto ricordando come esempio il progetto di Libeskind per il centro di Arte contemporanea, affidato senza una gara o un concorso pubblico di idee, alla cordata Citylife.

La lettera
Il presidente dell'ordine scrive alla Moratti e a Pisapia: per le opere del 2015, gare per i progetti e non solo d'appalto. Più attenzione ai progetti delle opere da costruire: «L'architettura è il miglior strumento pubblico di mediazione e di confronto per una corretta trasformazione della città».

 
 
 
 
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