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Manovra: architetti, grave condono abusi edilizi

 
Testata:
ANSA
 
Data:
15-09-2011
 
 

E' ''preoccupato'' il Consiglio nazionale Architetti e Paesaggisti per il fatto che ''il Parlamento abbia approvato un ordine del giorno volto a realizzare un condono edilizio per tutti gli abusi realizzati fino al 31 dicembre dell'anno scorso per una volumetria non superiore al 25% dell'esistente anche se non aderente alla costruzioni originaria''. Per gli architetti italiani ''e' estremamente grave che la necessita' di recuperare risorse economiche per fare fronte alla grave crisi economica e finanziaria induca l'Esecutivo a intraprendere la pericolosa strada del condono che premia abusivismo, malaffare e criminalita'''. ''Non si comprende perche', quasi ad ogni provvedimento finanziario - dicono gli architetti - venga rispolverato questo nefasto provvedimento che ha, tra le altre conseguenze, quella di contribuire alla devastazione del paesaggio nazionale colpendo, cosi', una delle ricchezze italiane che piu' dovrebbe essere valorizzata''. 



Il Comunicato nel Lancio dell'Agenzia Adnkronos/Labitalia:

Manovra: architetti, assolutamente contrari a ipotesi condono
"Il Consiglio nazionale architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori esprime la propria preoccupazione per il fatto che il Parlamento abbia approvato e che il sottosegretario Giorgetti, a nome del governo, abbia accettato ufficialmente un ordine del giorno volto a realizzare un condono edilizio per tutti gli abusi realizzati fino al 31 dicembre dell'anno scorso per una volumetria non superiore al 25/% dell'esistente anche se non aderente alla costruzioni originaria". Cosi' in una nota il Consiglio nazionale degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori. "Per gli architetti italiani -continuano i professionisti- e' estremamente grave che la necessita' di recuperare risorse economiche per fare fronte alla grave crisi economica e finanziaria induca l'esecutivo a intraprendere la pericolosa strada del condono che premia abusivismo, malaffare e criminalita'. Non si comprende perche', quasi a ogni provvedimento finanziario, venga rispolverato questo nefasto provvedimento che ha, tra le altre conseguenze, quella di contribuire alla devastazione del paesaggio nazionale colpendo, cosi', una delle ricchezze italiane che piu' dovrebbe essere valorizzata". Gli architetti italiani, conclude la nota, "esprimono quindi la loro contrarieta' nei confronti di tale ipotesi, auspicando che le forze politiche di maggioranza e di opposizione condividano delle misure di rilancio dell'economia che, invece, partano proprio dalla valorizzazione dell'immenso patrimonio culturale, edilizio e territoriale del nostro paese.


 
 
 
 
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