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Architetti, sulla riforma delle professioni procedere con un iter rapido

 
Testata:
mondo professionisti
 
Data:
14-10-2011
 
 

"Sulla riforma delle professioni chiediamo al ministro della Giustizia e al governo di avere la delega al Parlamento o, viceversa, chiediamo ai capigruppo di Camera e Senato di affermare la volontà di procedere con un iter rapido, in legislativa". Lo dice Leopoldo Freyrie (nella foto), presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, che aggiunge: "L'appello del governatore Draghi a fare in fretta, oggi diviene il nostro: noi siamo pronti, sin da subito, a sederci ad un tavolo di lavoro che senza interruzioni, in un mese, scriva la riforma affinché diventi legge in primavera e sia attuata entro l'anno". Per Freyrie: "Se il risultato della legittima, ma spesso sterile, battaglia politica porterà la riforma a incagliarsi ancora una volta nelle secche parlamentari sarà un grave danno non solo per i professionisti italiani, ma per tutto il Paese, esponendoci agli attacchi interessati di chi pensa che l'Italia sia incapace di cambiare. Gli architetti italiani non sono più disposti ad aspettare un'altra volta Godot: in assenza della riforma, stressando le normative esistenti, procederemo ad auto-riforme regolamentari che applichino quei principi contenuti in una legge che per il momento sembra essere niente più di un auspicio".

 
 
 
 
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