A Torino non solo polemiche. Ma anche proposte
Testata:
Italia Oggi
Data:
15-10-2011
Trovare scorciatoie nella formazione professionale o bypassare l'esame abilitante «non è immaginabile». Parola di Giancarlo Laurini, presidente nazionale del Notariato, che nella seconda giornata del congresso della categoria di Torino ritorna sui temi affrontati giovedì dal presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà. Idee, quelle del garante, che hanno suscitato la protesta di Cup. «Ha ragione Catricalà nell'affermare che i giovani non devono barcamenarsi in lunghe anticamere», spiega Laurini, «ma questo non può significare la soppressione dei percorsi formativi per il solo fatto di consentire l'accesso sul mercato un anno prima. Sarebbe un errore a danno degli stessi giovani e un rischio per la collettività». E sulle schermaglie a distanza con l'Authority è tornata a intervenire ieri anche Marina Calderone, presidente del Cup, secondo la quale «se usciamo dal principio della meritocrazia, insito nel superamento dell'esame di Stato, scadiamo di qualità. Rendere abilitante l'esame di laurea non costituisce, per talune professioni, la necessaria garanzia per una prestazione professionale da rendersi non nell'interesse dei singoli ma della collettività». Considerazioni analoghe dal consiglio nazionale degli architetti, che ha palesato «preoccupazione e stupore» nel verificare «che il regolatore del mercato proponga soluzioni «cinesi» di abbassamento degli standard di conoscenza e di preparazione dei professionisti, giustificandolo con calcoli di incremento del Pil che sono, di fatto, indimostrabili».
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