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Dissesto idrogeologico: ambientalisti, architetti, costruttori, "abbandonare per sempre la logica dell'emergenza" - "la più grande infrastruttura del Paese sia la manutenzione"

 

Padova, 28 ottobre 2011. "E' la manutenzione del territorio la più grande ed indispensabile infrastruttura di cui il Paese ha assoluto bisogno per poter abbandonare per sempre la logica dell'emergenza. Se si fosse operato così  non ci troveremmo oggi di fronte alla nuova immane tragedia che ha colpito l''Italia."

Così in una dichiarazione congiunta Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente, Leopoldo Freyrie, Presidente del Consiglio nazionale degli architetti e Paolo Buzzetti, Presidente dell'Ance diffusa a margine della Conferenza internazionale "Idee per la rigenerazione urbana sostenibile" in corso a Padova commentando gli ultimi tragici avvenimenti che hanno colpito la Liguria e a poche settimana dal crollo di Barletta.

"Occorre dare il giusto spazio e le necessarie risorse - spiegano ancora i tre presidenti - oltre che per la manutenzione e soprattutto  per interventi di prevenzione; è gravissimo che il Governo proprio in questi giorni abbia azzerato il miliardo di euro previsto dai fondi Fas costringendo anche le Regioni ad annullare i loro interventi. Di fatto il nostro Paese è senza alcun piano di prevenzione e di manutenzione.

"Non si possono fare politiche di investimento sulle grandi infrastrutture se prima non si proteggono la vita dei cittadini e l'ambiente. I cittadini hanno il diritto di sapere che la più parte del nostro territorio è - di fatto - una sorta di bomba ad orologeria."

Per Cogliati Dezza, Freyrie e Buzzetti "è più che mai urgente una nuova politica per la rigenerazione delle nostre città, grazie a cui si potrà pensare ad una rigenerazione dell'habitat e quindi della qualità della vita dei cittadini".

 
 
 
 
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