Ddl stabilita': architetti, pronti a contribuire a rilancio Paese, bene misure professioni
Testata:
Adnkronos/Labitalia
Data:
10-11-2011
"Gli architetti italiani sono pronti a mettere al servizio della collettivita' tutte le risorse e tutte le capacita' di cui dispongono in un momento cosi' difficile per il Paese. Condividono la logica delle misure sulle professioni previste dal maxiemendamento presentato dal governo alla legge di stabilita' che verra' approvata dal Parlamento nelle prossime ore". Cosi' il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori. "Il Consiglio nazionale e i 105 Ordini provinciali - continua - sono altresi' pronti ad avviare immediatamente un confronto con il governo per concorrere a definire una effettiva, condivisa e organica riforma delle professioni, senza alcun irrigidimento corporativo, ma avendo come fine l'interesse generale e lo sviluppo del Paese". "I cittadini italiani - conclude - devono sapere che i progettisti italiani, con le loro azioni immediate e future, sono disponibili a contribuire al rilancio del nostro grande Paese, collaborando con la loro cultura e la loro capacita' tecnica alla crescita dell'Italia, difendendo, ora e sempre, la qualita' della vita dei cittadini e dell'ambiente con progetti sostenibili e innovativi".
Il lancio dell'Agenzia AGI: Crisi: cn architetti, pronti a contribuire a rilancio del Paese "Gli architetti italiani sono pronti a mettere al servizio della collettivita' tutte le risorse e tutte le capacita' di cui dispongono in un momento cosi' difficile per il paese. Condividono la logica delle misure sulle professioni previste dal maxiemendamento presentato dal governo alla legge di stabilita' che verra' approvata dal Parlamento nelle prossime ore". Lo si legge in una nota del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, che poi aggiunge: "Il Consiglio nazionale e i 105 Ordini provinciali sono altresi' pronti ad avviare immediatamente un confronto con il governo per concorrere a definire una effettiva, condivisa e organica riforma delle professioni, senza alcun irrigidimento corporativo, ma avendo come fine l' interesse generale e lo sviluppo del paese. I cittadini italiani devono sapere che i progettisti italiani con le loro azioni immediate e future, sono disponibili a contribuire al rilancio del nostro grande paese, collaborando con la loro cultura e la loro capacita' tecnica alla crescita dell'Italia, difendendo, ora e sempre, la qualita' della vita dei cittadini e dell'ambiente con progetti sostenibili e innovativi".
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