Bene il governo sulle liberalizzazioni.
Ora però è "urgente" passare alla riforma delle professioni. Ad
affermarlo il Consiglio Nazionale degli Architetti,
Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che ha espresso anche
"apprezzamento" per la "capacità d'ascolto" del ministro della
Giustizia, Paola Severino.
"Ci auguriamo - hanno sottolineato in una nota - che da lunedì
prossimo possa ripartire il percorso sulla Riforma delle
professioni che è complesso, ma urgente. Ancora più urgente è la
regolamentazione delle società professionali, per le quali è
indispensabile correggere la stortura che consente al socio non
professionista di poter amministrare e di possedere la
maggioranza del capitale. Stortura che, di fatto, vanifica la
logica stessa dell`istituzione di una specifica forma di società
dedicata ai professionisti".
Bene, secondo gli architetti, l`aver lasciato il riferimento ai
"parametri nei contenziosi", il preventivo obbligatorio, il
tirocinio misto (prima all`università e poi negli Studi
professionali) che "può essere un`ottima soluzione, purché, anche
in collaborazione con il ministro Profumo, si disegni un percorso
virtuoso che colleghi la scuola al tirocinio fino all`esame di
Stato e che migliori la qualità dei neo professionisti senza
ostacolarne l`accesso al mercato", la possibilità di accesso ai
Confidi.
Gli architetti italiani "ribadiscono la loro disponibilità a
mettersi al servizio del Paese. Al Governo e al ministro Severino
non chiediamo tavoli di contrattazione, ma di poter mettere a
frutto la nostra profonda conoscenza della realtà professionale
per investire sul futuro del Paese. Offriamo, inoltre, la
capillare rete degli Ordini sul territorio per farne dei presidi
di legalità contro le infiltrazioni mafiose nei cantieri, contro
l`abusivismo edilizio e l`evasione fiscale. Quali organi dello
Stato siamo responsabilmente pronti a fare il nostro dovere".