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Liberalizzazioni/ Architetti: Ok governo, ora riforma professioni
_Apprezziamo capacità ascolto ministro Severino

 
Testata:
TMNews
 
Data:
20-01-2012
 
 

Bene il governo sulle liberalizzazioni.
 Ora però è "urgente" passare alla riforma delle professioni. Ad
 affermarlo il Consiglio Nazionale degli Architetti, 
Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che ha espresso anche 
"apprezzamento" per la "capacità d'ascolto" del ministro della 
Giustizia, Paola Severino.
"Ci auguriamo - hanno sottolineato in una nota -  che  da lunedì
 prossimo possa ripartire il percorso sulla Riforma delle 
professioni che è complesso, ma urgente. Ancora più urgente è la 
regolamentazione delle società professionali, per le quali è
 indispensabile correggere la stortura che consente al socio non 
professionista di poter amministrare e di possedere la
 maggioranza del capitale.  Stortura che, di fatto, vanifica la 
logica stessa dell`istituzione di una specifica forma di società
 dedicata ai professionisti".
Bene, secondo gli architetti, l`aver lasciato il riferimento ai
 "parametri nei contenziosi", il preventivo obbligatorio, il 
tirocinio misto (prima all`università e poi negli Studi 
professionali) che "può essere un`ottima soluzione, purché, anche 
in collaborazione con il ministro Profumo, si disegni un percorso
 virtuoso che colleghi la scuola al tirocinio fino all`esame di 
Stato e che migliori la qualità dei neo professionisti senza 
ostacolarne l`accesso al mercato", la possibilità di accesso ai 
Confidi.
Gli architetti italiani "ribadiscono la loro disponibilità a 
mettersi al servizio del Paese. Al Governo e al ministro Severino 
non chiediamo tavoli di contrattazione, ma di poter mettere a
 frutto la nostra profonda conoscenza della realtà professionale 
per investire sul futuro del Paese. Offriamo, inoltre, la 
capillare rete degli Ordini sul territorio per farne dei presidi 
di legalità contro le infiltrazioni mafiose nei cantieri, contro 
l`abusivismo edilizio e l`evasione fiscale. Quali organi dello
 Stato siamo responsabilmente pronti a fare il nostro dovere".

 
 
 
 
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