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CNAPPC
 

Architetti: il Governo modifichi la norma sulle società tra professionisti

 
Testata:
edilio.it
 
Data:
30-01-2012
 
 

"In fase di conversione del Decreto sulle liberalizzazioni si corregga la norma sulle società professionali che è stata snaturata togliendo ogni limite alla presenza e ai poteri esercitati dai soci terzi di capitale, contraddicendo la logica della istituzione di una peculiare forma di società quale è, appunto, quella dedicata ai professionisti". A chiederlo è il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. "E' irragionevole ed errato - secondo gli architetti italiani - consentire che il socio non professionista possa possederne la maggioranza, poiché le società tra professionisti devono - come indica la stessa Riforma delle Professioni - garantire autonomia professionale e tecnica. E' per questo motivo che nel resto d'Europa sono possedute, almeno in maggioranza, dagli iscritti agli Albi, in modo da rendere trasparenti gli assetti societari, e, allo stesso tempo, per dare certezze ai consumatori sul fatto che il professionista li garantisca nei confronti delle imprese e degli stessi fornitori.
(...)

 
 
 
 
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