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Su costi bancari, farmacie e telefoni Prodi ha fatto meglio dei professori

 
Testata:
la Repubblica
 
Data:
04-02-2012
 
Autore:
Roberto Mania
 
 

Il governo Prodi, con Bersani ministro, batte Monti. Almeno sulle liberalizzazioni. Il comunista di Bettola, formatosi alla scuola dell'amministrazione locale, con le sue "lenzuolate" ha fatto di più e meglio per aprire il mercato italiano, per ridurre i prezzi per i consumatori e migliorare i servizi, del professore bocconiano che da Commissario europeo alla Concorrenza colpì con una multa stratosferica il monopolista Bill Gates. Diciamo che se fosse un match di pugilato, il segretario del Pd vincerebbe ai punti.
I conti correnti
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Laureati con il camice
Guardiamo alle farmacie. Monti si è fermato di fronte alla sollevazione della corporazione dei farmacisti che, con la sponda del centrodestra, non voleva la vendita nelle parafarmacie dei medicinali di fascia C, quelli con la ricetta bianca non a carico del Servizio sanitario nazionale. Alla fine è rimasta solo la rivisitazione della pianta organica. Poco rispetto alle iniezioni di mercato introdotte con la prima "lenzuolata" del 2006. Da allora sono state aperte più di tremila parafarmacie, gli sconti sono stati intorno al 20 per cento, i prezzi al banco delle parafarmacie sono scesi di oltre l'8 per cento rispetto a quelli praticati nelle farmacie tradizionali, circa cinquemila giovani laureati in farmacia hanno trovato un'occupazione.
Ci saranno più notai (500) per effetto del decreto "Cresci Italia", ma cambierà poco per i consumatori. L'eliminazione delle tariffe minime era già stata prevista da Bersani e poi ancora da Giulio Tremonti, lo scorso anno. Dal pacchetto del 2006 gli onorari di alcuni professionisti (architetti e ingegneri, per esempio) sono scesi fino al 40 per cento.
(...)

 
 
 
 
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