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CNAPPC
 

Valore legale del titolo di studio: priorità del sistema universitario?

 
Testata:
professionearchitetto.it
 
Data:
10-02-2012
 
Autore:
Mariagrazia Barletta
 
 

La questione dell'abolizione del valore legale del titolo di studio entra tra i temi di Governo. Discussa in Consiglio dei Ministri, ha incontrato consensi e chiusure che hanno portato a rimandare ogni decisione in merito ad una prossima consultazione pubblica online. Ci si chiede se sia giusto dare peso al voto di laurea nei concorsi e se sia altrettanto giusto assegnare alla laurea un valore indipendente a prescindere dall'università, sia essa un'eccellenza o meno.
Negli ultimi anni gli atenei si sono moltiplicati. Ventuno le sole facoltà di architettura in Italia, e da Milano a Palermo il 110 ha ovunque ugual valore. Una situazione certamente iniqua che non dà adeguato risalto al merito.
Risolvere però il divario attraverso un indebolimento del valore legale della laurea non è la strada giusta. Il concetto dell'abolizione porta con sé un'accettazione della realtà ed un sottrarsi delle istituzioni al loro ruolo: garantire una qualità diffusa degli insegnamenti in tutto il territorio italiano. È quanto ha sottolineato Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale Architetti, in una lettera aperta indirizzata al professor Monti.
La qualità deve essere il fine ma anche il principio di ogni azione, perché tutti gli studenti italiani dovrebbero poter conseguire un titolo equipollente, «indipendentemente dal luogo in cui vivono e dalle risorse che hanno» ha aggiunto il presidente del CNAPPC.
(...)

 
 
 
 
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