Il progetto delle professioni per l'Italia. Lo hanno messo nero su bianco i quattro presidenti nazionali delle professioni tecniche - Architetti, Geologi, Agronomi e Forestali, Ingegneri - in una lettera aperta volta a chiarire i temi su cui aprire un confronto finalizzato a valorizzare, economicamente e culturalmente, il contributo delle professioni a favore dello sviluppo del Paese.
Per i firmatari della lettera - Leopoldo Freyrie, Presidente Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori; Gian Vito Graziano, Presidente Consiglio Nazionale Geologi; Andrea Sisti, Presidente Consiglio Nazionale Dottori Agronomi e Forestali e Armando Zambrano, Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri - "il processo schizofrenico della riforma delle professioni si sta consumando fuori da un progetto chiaro, finalizzato a mettere a sistema con l'economia e lo sviluppo del Paese un importante patrimonio di risorse intellettuali e tecniche".
I professionisti sono consapevoli della necessità e utilità di correggere regole antiche, ma giudicano "un'illusione pensare che quelle nuove possano aumentare il Pil o aiutare l'Italia ad uscire dalla crisi, credendo che un maggior tasso di concorrenza rappresenti una bacchetta magica che risolva i problemi del Paese".
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