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Professioni, scompare l'obbligo di preventivo

 
Testata:
La Stampa
 
Data:
26-02-2012
 
Autore:
Francesco Semprini
 
 

Il decreto sulle liberalizzazioni perde altri pezzi: scompare l'obbligo di preventivo scritto per i professionisti. Cambiano anche le regole su tirocinio e imprese dei giovani. La modifica prevede che i tirocinanti, dopo i primi sei mesi di lavoro gratis, avranno diritto a un rimborso spese.
I professionisti incassano un doppio risultato utile nella sfida sulle liberalizzazioni che vede la Commissione Industria del Senato impegnata in un confronto serrato prima del voto in aula previsto mercoledì prossimo. Dal decreto legge sono stati depennati l'obbligo di preventivo e l'illecito disciplinare, due dei 54 emendamenti votati ieri che portano il totale a quota 77.
Per avvocati, commercialisti e altri professionisti salta così l'obbligo di preventivo in forma scritta. Il compenso del cliente dovrà essere «pattuito», e sarà necessario «un preventivo di massima», ma scompare, appunto, la forma scritta se richiesta dal cliente. Sempre in materia di tariffe è stato soppresso l'illecito disciplinare per i professionisti che non rispettano le nuove regole stabilite dal dl. La norma così come era uscita da Palazzo Chigi prevedeva che «l'inottemperanza di quanto disposto nel presente comma costituisce illecito disciplinare». Nella nuova formulazione la frase viene soppressa, e con essa l'illecito disciplinare. Sempre per i professionisti cambia il modo di costituire le società: i soci che investono senza avere il titolo potranno detenere solo una quota di minoranza. «In ogni caso - recita l'emendamento - il numero dei soci professionisti o la loro partecipazione al capitale sociale deve essere tale da determinare la maggioranza di due terzi nelle deliberazioni o decisioni».
(...)

 
 
 
 
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