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Casa, la svolta dei metri quadrati

 
Testata:
Il Sole 24Ore
 
Data:
26-03-2012
 
Autore:
AA.VV.
 
 

Pagare l'Imu in base ai metri quadrati e su valori più in linea con i prezzi di mercato e la redditività degli immobili. È l'obiettivo della riforma del catasto, inserita nella bozza di legge delega per la riforma fiscale che il Governo approverà la prossima settimana. Un progetto che si propone di superare le disparità delle rendite catastali attuali, elaborate "fotografando" il mercato immobiliare del biennio 1988-89 e che hanno bisogno di un aggiornamento. Nei piani annunciati dal premier, Mario Monti, il riassetto del catasto comporterà una ridistribuzione del prelievo, ma non un aumento del gettito: i contribuenti che vivono in case di minor pregio, dunque, potranno risparmiare sulle tasse. Resta però il nodo delle aliquote, perché le scelte nazionali dovranno fare i conti con le decisioni dei singoli Comuni.


2)

Il nuovo catasto taglia le disparità dell'Imu. Il progetto del Governo non farà crescere il gettito ma ridistribuità le disparità dell'Imu di Cristiano Dell'Oste

La rendita si può ridurre già oggi. I rimedi contro il caro-tasse se l'immobile è in rovina o sorge in quartieri degradati di Franco Guazzone


3)

I professionisti: «Serve una mappa reale del territorio». Tecnici pronti per l'aggiornamento. Gli architetti pensano alle agenzie di imprese di Valeria Uva


I professionisti dell'area tecnica, geometri ed architetti tra i primi, sono pronti a giocare un ruolo di supporto al nuovo catasto. Anzi, sono convinti che senza il proprio contributo, l'obiettivo numero uno della riforma all'esame del Governo, allineare i valori fiscali a quelli reali di mercato, non potrà essere raggiunto. I tecnici ritengono, infatti «fondamentale» il contributo che arriva dal basso, da chi conosce le città e i piccoli centri ed è disposto anche a "fotografarli", marciapiede per marciapiede. Ed è proprio l'apporto dei tecnici a tenere banco nei primi commenti alle bozze della delega fiscale .
(...)

Sulla stessa scia anche gli architetti, che hanno già un modello da proporre. Ne parla Matteo Capuani, che nel Consiglio nazionale presiede il dipartimento Progetto e innovazione: «Con il Governo stiamo già lavorando alle agenzie dei professionisti, formate dai tecnici che possono svolgere funzioni di supporto e di sussidiarietà nei confronti della Pa, agendo come pubblici ufficiali».

(...)




 
 
 
 
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