Il riordino delle competenze professionali è necessità. Auspicato più volte dagli Ordini diventa nuovamente oggetto di interesse, oltre che una necessità condivisa. Nonostante ciò, ancora una volta si tenta di rafforzare il ruolo dei tecnici diplomati, senza considerare i diversi percorsi formativi e le conoscenze specifiche acquisite da ciascuna categoria professionale in relazione ai possibili ambiti d'intervento. Un approccio a discapito della qualità progettuale, costruttiva e ambientale.
È infatti iniziato martedì 17 aprile al Senato l'esame del ddl 1865, già presentato con lo stesso numero e contenuti nel 2009 e ritirato nell'anno successivo, a causa dei non pochi contrasti e della reazione avversa di architetti e ingegneri - (...)
Il Consiglio Nazionale degli Architetti: «proposta inaccettabile»
«La proposta è inaccettabile sotto tutti i punti di vista - sottolinea il Consiglio Nazionale - perché contrasta con le direttive e risoluzioni comunitarie in materia di architettura e di urbanistica, per le quali è richiesta una laurea magistrale; perché è contraddittoria con l'esigenza, espressa anche nella Riforma delle professioni, di innalzare il livello di conoscenze tecniche dei professionisti, e non di abbassare la soglia delle loro competenze».
(...)