"Consideriamo assolutamente legittimo l'eventuale accorpamento degli Ordini dei
Periti Industriali, dei Geometri e, forse, dei Periti Agrari. Non vorremmo,
però, che questa scelta nascondesse l'intenzione di realizzare impropri
ampliamenti di competenze e che finisse per creare ulteriore confusione in una
situazione già articolata e complessa".
Così il Consiglio Nazionale
degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
"Il mercato del lavoro italiano - continua - è
già abbastanza articolato e caratterizzato da un elevatissimo numero di
professionisti Appare, quindi, del tutto incongrua la creazione di figure quali
quelle di "ingegneri tecnici"
a laurea triennale che, secondo il Presidente dei Periti Industriali Giuseppe
Jogna, dovrebbero - e non si comprende
davvero come - riuscire a distinguersi
dagli "ingegneri", triennali e quinquennali, affiliati al loro
naturale Albo di appartenenza".
"Un contesto come quello
attuale, caratterizzato da evidentissime difficoltà sul fronte del lavoro e
della professione, non ha certo bisogno di battaglie di questo tipo, ma di una
seria riflessione sul ruolo e sulle prospettive delle professioni tecniche nel
nostro Paese; in tal senso la "campagna acquisti" operata da Periti
Edili e Geometri nei confronti di alcune minoritarie associazioni di laureati
triennali - se confermata - appare
proprio come una dichiarazione di palese ostilità nei confronti delle altre
professioni".
"Il ruolo di una classe
dirigente, anche di tipo ordini stico - continua ancora - dovrebbe essere quello di cercare di
affrontare e di risolvere i problemi con
uno sguardo complessivo rivolto, in primo luogo all'interesse della
collettività e del Paese. In questo senso, non si comprende davvero come gli
stessi Periti e Geometri abbiano sottoscritto insieme ad Architetti, Agronomi,
Ingegneri e Geologi la costituzione di una "Camera di conciliazione"
tra le professioni - finalizzata a
risolvere le questioni connesse alle competenze professionali - per poi intraprendere,
nei fatti, una strada che si colloca agli antipodi da tale ragionevole e
condiviso tentativo di armonizzare le diverse specificità professionali".
"Il Consiglio Nazionale
degli Architetti tutelerà in tutte le
sedi le competenze e le peculiarità di tutti i propri iscritti - proprio a partire dagli architetti e dai
pianificatori iunior, la cui identità e profilo professionale sono minacciati
da tali incongrue iniziative - , auspicando che le notizie relative a continui
tentativi di ampliamento delle sfere di competenza di alcune professioni risultino soltanto uno spiacevole
malinteso."
"Ribadisce - conclude - che avverserà con forza e determinazione ogni
eventuale tentativo, operato da altre strutture ordinistiche, di interferire
sulle competenze e sulle specificità dei propri iscritti e diffida i
rappresentanti degli Ordini dei Periti
e dei Geometri a perseguire tali
anacronistiche politiche espansionistiche, invitandoli ad un confronto al
tavolo comune delle professioni tecniche."