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Terremoto in Emilia, lo Stato non pagherà la ricostruzione

 
Testata:
daily.wired.it
 
Data:
21-05-2012
 
Autore:
Valentina Arcovio
 
 

Il terremoto che ha devastato parte dell' Emilia Romagna, non poteva arrivare in un momento peggiore di questo. Cioè proprio quando lo Stato potrebbe non sborsare più un euro per le persone colpite dal terremoto e, in generale, per le vittime delle calamità naturali. Perché è questo in effetti il succo del decreto legge 59 del 5 maggio 2012, pubblicato qualche giorno fa sulla Gazzetta Ufficiale. Ancora non è chiaro come questo decreto toccherà le vittime del recente terremoto, ma fonti interne alla Protezione Civile ci rivelano che il decreto è già valido e che sono in via di definizione le ordinanze con i criteri di attuazione per il caso emiliano. Al decreto, infatti manca il regolamento di attuazione, che dovrà stabilire come e quanto dovranno pagare i cittadini, e che dovrebbe essere emanato entro i prossimi 90 giorni. Ma per gli emiliani la risposta dovrebbe arrivare a brevissimo e non sarà probabilmente positiva. Lo stesso sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, ha confermato che "non ci saranno provvedimenti che riguardano la sistemazione dei luoghi, dei palazzi e delle opere". Catricalà ha però preannunciato la dichiarazione dello stato d'emergenza e la "copertura finanziaria per il soccorso e la prima assistenza ai soggetti interessati, ovvero ai cittadini e alle imprese. Nell'ordinanza - dichiara - ci sarà anche la messa in sicurezza provvisionale". Inoltre, è allo studio la "sospensione del pagamento dell'Imu per chi ha avuto la casa distrutta" e la deroga al patto di stabilità per i Comuni coinvolti.
(...)
E' possibile quindi che la naturale evoluzione di questo provvedimento alla fine porti a un tipo di assicurazione obbligatoria per tutti che potrebbe avere un costo di circa 100 euro ad abitazione, stando alle stime dei tecnici delle amministrazioni dello Stato e delle assicurazioni.
Boccia decisamente questo provvedimento il Consiglio nazionale degli architetti. "Larga parte degli italiani vive in zone a rischio sismico ma pochissimi sanno se la loro casa è davvero sicura o no: perché dovrebbero mettere mano al portafogli e sottoscrivere una costosa polizza assicurativa?", si chiede il presidente Leopoldo Freyrie.
(...)


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