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CNAPPC
 

La polizza anti calamità non vale per questo sisma

 
Testata:
Il Sole 24Ore
 
Data:
22-05-2012
 
Autore:
Saverio Fossati
 
 

L'assicurazione, per ora, è contenuta in un pleonastico provvedimento d'urgenza, l'articolo 2 del Dl 59/2012: qui si stabilisce che chi vuole può pattuire un allargamento agli eventi calamitosi della polizza danni sui fabbricati. E in ogni caso, in assenza del regolamento attuativo, questa particolare fattispecie di fatto non esiste. Dato che già ora alcune compagnie offrivano questa possibilità (si veda anche il Sole 24 Ore del 17 maggio scorso) appare quasi superfluo che un decreto legge rafforzi questa possibilità.
In realtà la norma è divisa in due commi, e nel secondo è forse contenuta la spiegazione di questa apparente assurdità. Nel primo, intanto, si parla di estendere ai rischi da calamità naturali le polizze «contro qualsiasi tipo di danno ai fabbricati di proprietà di privati». Quindi bisognerà intendersi su chi siano questi «privati», se cioè siano solo le persone fisiche e non quelle giuridiche, oppure si tratta di escludere gli immobili di proprietà pubblica da quest'obbligo. A questa domanda la Protezione civile, che ha ammesso di aver contribuito largamente alla stesura del testo, non ha dato risposta.
(...)
A una revisione pensa anche il Consiglio nazionale degli architetti: «Crediamo che il decreto del governo sulla protezione civile che solleva lo Stato dal pagare i danni causati dagli eventi sismici, rinviando ad una assicurazione volontaria, sia da riformulare perché è stato approvato senza tenere conto del quadro complessivo della situazione italiana, così drammaticamente evidente, ancora una volta, dopo il terremoto in Emilia-Romagna».

 
 
 
 
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