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CNAPPC
 

Architetti: Cambiare norme su tirocinio e collegi disciplinari

 
Testata:
Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
 
Data:
20-06-2012
 
 

«Esprimiamo la nostra ferma contrarietà alle norme che riguardano il tirocinio e i Collegi disciplinari terzi, perché in entrambe i casi è lampante che il Governo contraddice sia il mandato del Parlamento che il fine, tante volte preannunciato, di garantire un accesso meritocratico ma rapido al mondo del lavoro, nonché quello di garantire ai cittadini un giudizio imparziale laddove il professionista iscritto ad un Albo leda le norme etiche».
Il passaggio si legge nella lettera che il Consiglio nazionale degli Architetti ha inviato al ministro della Giustizia, Paola Severino, sullo schema di Dpr di Riforma delle professioni.
Pur ringraziando il ministro per aver affrontato il tema della Riforma nei tempi promessi, gli architetti sottolineano che «più che un tirocinio, in grado di garantire la capacità professionale, la nuova ipotesi di norma si configura come una vessazione in termini di tempi e costi, del tutto contraria ai principi comunitari e allo spirito della legge che vuole regolamentare. Se l'intento è quello di diminuire gli iscritti ai nostri Albi, il Governo lo dichiari con chiarezza, ma ponendo le selezioni a monte dell'Università, non a valle, quando un giovane ha già speso anni della sua vita e molti soldi per diventare un professionista».
(...)

 
 
 
 
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