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Edilizia: architetti, situazione grave, servono misure per rilancio e semplificazione

 
Testata:
Adnkronos/Labitalia
 
Data:
19-07-2012
 
 

"Le misure per il rilancio e la semplificazione in edilizia, proposte dal Tavolo istituzionale composto da governo, Regioni, enti locali e dalle parti sociali e attualmente in discussione, sono, nelle loro articolazioni, fondamentali per affrontare la crisi del settore delle costruzioni. Una situazione, quella dell'edilizia, che e' ormai troppo grave e confermata, se mai ce ne fosse stato bisogno, anche da recenti analisi e ricerche secondo le quali quasi un quinto di tutti i fallimenti che si sono verificati nel primo semestre 2012 riguarda proprio il settore delle costruzioni che, con 1.345 casi, si conferma quello in maggiore difficolta'". Cosi', in una nota, il Consiglio nazionale degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori. "Per attuare e rendere efficaci queste misure -continua la nota- c'e' pero' bisogno di superare una situazione altrettanto grave rappresentata dalla difficolta', o meglio dell'impossibilita', per professionisti e imprese, di accedere al credito. Per la concessione dei finanziamenti, dovrebbe essere imposta agli istituti bancari l'accettazione - a far titolo - delle procedura semplificate come il silenzio assenso".
Per il Consiglio nazionale, "tra le misure proposte dal Tavolo, e cioe' ampliamento delle competenze dello sportello unico per l'edilizia; riduzione dei documenti da esibire alla P.a. e piu' in generale degli oneri amministrativi a carico dei privati; alcune modifiche alla procedura del 'silenzio-assenso' per i permessi di costruire, lasciano alquanto perplessi quelle che riguardano le limitazioni alla modifica della 'sagoma' nelle ristrutturazioni edilizie". Per i professionisti, "queste ultime, giustificabili per edifici di particolare valore, ma prive di significato per l'edilizia senza alcuna qualita', impediscono, di fatto, non solo la sostituzione edilizia, ma anche vere e proprie ristrutturazioni capaci di ridisegnare gli edifici per abbatterne i consumi e innovarli radicalmente soprattutto dal punto di vista della sicurezza". "In questo senso -conclude la nota dei professionisti- vanno senz'altro condivise le recentissime dichiarazioni del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, che ha proposto, cosi' come da tempo indicano gli architetti italiani, un ampio progetto di manutenzione immobiliare dell'Italia, di cura del territorio, una terapia contro il dissesto idrogeologico', suggerendo di dare 'gli incentivi giusti, soprattutto a chi ha cura della messa in sicurezza dell'ambiente e della sua estetica".

 
 
 
 
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